Minacce gravissime sono state rivolte nelle ultime ore via web al leader di Unidos Mauro Pili dopo la presentazione dell’esposto contro la proroga della convenzione con la Tirrenia.

Alcuni dipendenti delle compagnie di Moby e Tirrenia hanno rivolto all'ex presidente della Regione e deputato messaggi pubblici di una violenza inaudita, dalla minaccia di crocifissione ai pugni in faccia, sino all’annuncio di una manifestazione davanti all’abitazione dell’esponente politico da sempre impegnato contro la gestione della continuità territoriale da parte del sistema Onorato.

È stato lo stesso Pili stamane a denunciare le decine di post che in queste ore stanno prendendo di mira l’azione del leader di Unidos che sulla revoca della convenzione ha già raccolto oltre 64mila firme sulla piattaforma internazionale change.org.

Le minacce sul post di Mauro Pili (Facebook)
Le minacce sul post di Mauro Pili (Facebook)
Le minacce sul post di Mauro Pili (Facebook)

Pili ha replicato con durezza alle minacce: "Non mi faccio intimidire da certa gente. Si tratta di personaggi mandati dal padrone per minacciare chi difende gli interessi della Sardegna e del Popolo Sardo. Noi siamo contro gli abusi e i soprusi degli speculatori che hanno danneggiato e danneggiano la nostra terra. Di queste minacce gravissime – ha detto Pili – se ne occuperanno gli organi competenti ai quali ho già inviato una puntuale denuncia”.

E sulla manifestazione dei marittimi napoletani davanti alla propria abitazione: "Avvisatemi prima di arrivare, in paese non siamo abituati a ricevere tanta gente insieme. Siamo notoriamente ospitali e non vorremo farci trovare senza le necessarie provviste per accogliervi".

G.D.
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