Piano casa, la Regione impugna i provvedimenti della Soprintendenza
"Negate le autorizzazioni ai cittadini che presentano domanda in materia edilizia”, lamenta Solinas, “senza che la Corte Costituzionale si sia pronunciata sul ricorso del governo”
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La Regione ha impugnato i provvedimenti della Soprintendenza di Cagliari e di Sassari per conflitto di attribuzioni, a causa - spiega una nota dell'amministrazione regionale - della disapplicazione di due leggi regionali che intervengono in materia di edilizia e urbanistica.
Si tratta del contestato Piano casa, impugnato a marzo dal governo perché ritenuto in contrasto con la normativa statale in materia di tutela paesaggistica.
"Ancora una volta ci ritroviamo a dover difendere la Sardegna davanti allo Stato e ad affermare i diritti derivanti dall'Autonomia speciale", afferma il presidente della Regione Christian Solinas, ribadendo l'importanza di due leggi che coniugano la tutela dell'ambiente con gli interessi di cittadini e imprese.
"Riteniamo sia stata compromessa la facoltà della Sardegna di decidere in maniera chiara e nell'interesse pubblico su una materia di vitale importanza per il futuro della nostra Isola, annullando quell'equilibrio tra poteri dello Stato che è garanzia di libertà, democrazia e di buon funzionamento delle Istituzioni".
La ragione che ha portato all'impugnazione dei provvedimenti è basata sulla disapplicazione da parte del Ministero, tramite le due Soprintendenze, di una legge non ancora dichiarata illegittima dal momento che la Corte Costituzionale non si è espressa sul ricorso del Governo Draghi, e che quindi deve essere applicata.
In sostanza, negando le autorizzazioni ai cittadini che legittimamente hanno presentato domanda in materia edilizia e paesaggistica viene anticipato - spiega la Regione - il giudizio della Corte Costituzionale con un evidente conflitto di attribuzione dei poteri: la Soprintendenza, disapplicando la legge regionale senza che questa sia stata dichiarata illegittima, si va a sostituire al potere giudiziario.
Con questi ricorsi, ha concluso il Presidente, "riaffermiamo i nostri diritti sacrosanti riconosciuti dallo Statuto e dalle norme di attuazione dello Statuto, a partire dalla potestà legislativa esclusiva in materia di edilizia e urbanistica e in materia di piani paesaggistici".
(Unioneonline/L)