"Poche cose sono sgradevoli come i tentativi di attribuirsi meriti altrui".

Il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru ha risposto così al ministro della Salute Giulia Grillo, che in un post su Facebook ha rivendicato i successi nella lotta alla peste suina in Sardegna, raggiunti "grazie al ministero della Salute".

"Nelle prossime settimane - aveva scritto - sarò in Sardegna per incontrare anche gli allevatori e i lavoratori del comparto suinicolo che grazie alla strategia messa in campo dalle autorità veterinarie regionali e dal ministero della Salute hanno raggiunto risultati eccezionali nella lotta alla peste suina africana che tanto ha danneggiato il settore, imponendo vincoli all'export che hanno gravemente pesato sull'economia sarda".

"In pochi mesi di lavoro a stretto contatto tra istituzioni nazionali ed europee - continuava - con il contributo attivo degli allevatori, si è fatto ciò che non è stato fatto in 40 anni. Il 16 gennaio presenteremo al comitato permanente Scopaff della Commissione Ue gli eccellenti risultati dei controlli effettuati in Sardegna nel 2018 negli allevamenti, negli impianti di lavorazione delle carni e negli esercizi di ristorazione per verificare il rispetto delle norme europee e nazionali per la prevenzione e il controllo della peste suina africana".

"È tempo finalmente - la conclusione - di far ripartire l’economia della nostra amata Sardegna".

Parole che, secondo il governatore, sminuiscono il lavoro "enorme" e "difficilissimo" fatto in questi anni in Sardegna grazie a una lotta "iniziata da questa giunta regionale e dalla sua Unità di Progetto e condotta con successo crescente in questi anni".

"Per quasi quarant’anni - ha scritto - si era fatto poco e niente, la politica regionale preferiva occuparsi d’altro perché affrontare di petto il problema della peste suina non è facile. Noi lo abbiamo fatto, con l’aiuto di centinaia di persone coraggiose, competenti, generose, pronte a coordinarsi fra loro e ad affrontare giornate difficili, una forte ostilità iniziale in alcuni territori, continue minacce di chi non vuole rinunciare ad assurdi privilegi".

"Grazie allo straordinario lavoro di queste persone, oggi la Sardegna è un esempio riconosciuto da numerosi esperti nella lotta a una pericolosa malattia animale in un contesto ambientale e sociale molto difficile. È il risultato dello sforzo collettivo di una Sardegna che non si è voluta rassegnare al peggio e che ha saputo trovare in sé le energie e le intelligenze per vincere".

(Unioneonline/D)
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