Probabilmente un caso isolato, ma è la spia di un malessere - quello dei pastori sardi - che sembra non avere fine.

Un pastore ha postato su Facebook un video, girato domenica 18 agosto, nel quale apre i rubinetti della dispensa refrigerata gettando a terra il latte munto nei giorni precedenti.

Con un chiaro messaggio allegato: "La protesta dei pastori continua ancora. Siamo al 18 agosto e il latte non ha ancora un prezzo definitivo. Siamo figli di nessuno. A noi viene riconosciuto un prezzo di me***, ma poi appena viene caricato sull'autocisterna si trasforma in oro".

Le immagini sono diventate subito virali, dando il via a un'accesa discussione sui social.

"Credo sia un segnale del malessere che c'è tra gli allevatori", spiega Gianuario Falchi, uno dei pastori seduti al tavolo del latte. "Abbiamo avuto la promessa di un ministro che ci dice che a novembre il nostro latte verrà pagato un euro, per ora stiamo a questo".

I pastori, spiega Falchi, sono preoccupati per altre due questioni: "L'attuale prezzo del pecorino romano, i conti non tornano: la borsa di Milano e quelle sarde hanno prezzi differenti, eppure ci si basa sempre su quella che ha la quotazione più bassa. E poi il piano di produzione del Consorzio: abbiamo già detto che non va bene, e nonostante questo si va avanti senza che nessuno lo blocchi".

(Unioneonline/L)
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