Un chilo di pane (misto), due pizzette sfoglie e una pardula. Totale: «Cinque euro e cinquanta», dice l'addetto alle vendite sfoderando il sorriso delle feste. Dura poco. Non appena dalla borsetta spunta fuori il bancomat il volto si fa scuro.

«No, mi dispiace ma non accettiamo pagamenti con le carte», spiega con garbo. «Siamo sprovvisti di pos, ma abbiamo già fatto domanda», assicura.

Anche il secondo tentativo - in un negozio d'alimentari - fallisce. E pure i seguenti - esclusa una sola eccezione - non sorridono alla potenziale acquirente, sprovvista di contanti.

Dopo una giornata trascorsa in giro tra market, cartolerie, bar, edicole e tabaccherie il risultato è evidente: tanti commercianti cagliaritani non conoscono le nuove leggi che hanno abolito le soglie minime per i pagamenti con carte di credito e bancomat. E se le conoscono non le applicano.
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