Li raggiungeranno nei loro asili, con le canoe, dopo una breve navigazione sul Bellarosa Maggiore. Lì i fenicotteri rosa arrivati quest'inverno a Molentargius si sono riprodotti regalando allo stagno ventimila nuovi nati. I pulli, ormai cresciuti, sono pronti per spiccare il volo e cominciare la prima migrazione.

GLI ANELLI - Prima di alzarsi in volo, però, i giovani fenicotteri dovranno essere targati. L'inanellamento comincerà tra qualche giorno, ma la squadra che dovrà lavorare nella vasche del Parco regionale del Molentargius ha già predisposto tutto, esaminando ogni particolare di un'attività comunque fastidiosa per i volatili selvatici che non gradiscono certo di essere catturati.

L'AZIONE - "Si opererà con la dovuta cautela per la tutela degli uccelli, tutte le persone che interverranno sono comunque esperti che in questi anni hanno già partecipato attivamente alla campagna di inanellamento acquisendo professionalità", spiegano i responsabili del Parco. "Quest'anno applicheremo gli anelli a un centinaio i giovani fenicotteri. La tecnica dell'avvicinamento con le canoe l'abbiamo collaudata la scorsa stagione e ha dato esiti positivi. Ciò permette di ridurre il numero degli operatori. In passato, per una battuta servivano circa cento persone per spingere i fenicotteri nell'area di cattura, oggi siamo in trenta". Il recinto costruito con pali e reti, collegato all'esterno tramite un corridoio, è pronto. È qui che i pulli, spinti dalle imbarcazioni, finiranno dopo essere stati disturbati nei loro asili dove stazionano controllati dai tutori, fenicotteri adulti che vigilano anche quando gli altri volatili si spostano su Santa Gilla o si alimentano in altre zone di Molentargius.

GLI ESPERTI - A coordinare l'operazione saranno gli ornitologi del Centro nazionale di inanellamento dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Con loro altri biologi sardi, personale del parco e le organizzazioni che operano da anni nell'area protetta come l'associazione Info point e l'Associazione per il Parco di Molentargius.

IL SATELLITARE - Su tre fenicotteri saranno sistemati gli zainetti con i gps che consentiranno di ricostruire in tempo reale la dispersione giovanile. E cioè, la distribuzione a raggiera che l'anno scorso, per esempio, aveva portato la popolazione degli uccelli nati a Molentargius a dividersi tra Nord Africa, Francia, Spagna e Comacchio.

Andrea Piras

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