«Alla fine della fiera perderemo gli europei e non avremo lo stadio». L’ha detto l’ex sindaco di Cagliari e consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, intervenendo in Aula, durante l’esame della Finanziaria regionale da dieci miliardi.

Del nuovo impianto rossoblù si discuterà soprattutto domani, prima del via libera finale alla manovra. I nervi in maggioranza restano tesi. Mentre la Giunta non sembra disposta a presentare l’emendamento con i 50 milioni che mancano per la realizzazione dell’impianto, Fratelli d’Italia conferma che non ritirerà la sua proposta di modifica (all’articolo 7 sui Lavori pubblici) depositata ieri con lo stesso stanziamento. Secondo quanto trapela, sarebbero in corso interlocuzioni tra il presidente della Regione e il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu per arrivare a una soluzione che però sembra tutt’altro che a portata di mano.  

Nel suo intervento, Zedda ha ricordato che l’area di Su Stangioni (il quartiere dove la Regione vorrebbe spostare il nuovo stadio) è ad alto rischio idrogeologico: «Nel piano di assetto idrogeologico è indicata come HI4, cioè come luogo dal quale bisognerebbe spostare l’edificato esistente, e, in base a conti fatti dieci anni fa, solo per le opere di mitigazione del rischio idrogeologico ci vorrebbero 300 milioni». Insomma, ha contestato Zedda, con questa presa di posizione del presidente della Regione, «a pochi giorni dalla decisione della Fgic sull’individuazione delle città che potranno ospitare gli europei, noi diamo a intendere ai nostri antagonisti, cioè alle altre città candidate, che non solo non siamo pronti, ma andiamo alla ricerca di aree senza avere alcun tipo di progetto serio». 

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