Mancano gli Oss, infermieri e ostetriche demansionati: «Sciopero di 24 ore al Brotzu»
Una giornata di astensione dal lavoro proclamata dal sindacato Nursing UpPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Vent’anni dopo l’inserimento degli Oss negli ospedali non è tollerabile che non siano presenti nei turni notturni. Ora basta: non si possono sfruttare e demansionare gli infermieri e le ostetriche per sopperire alla mancata assunzione degli Operatori socio-sanitari». Sta nelle parole del responsabile regionale Diego Murracino la ragione della programmazione dello sciopero, indetto dal Nursing Up, del personale del comparto dell’ospedale Brotzu di Cagliari: i dipendenti si asterranno dal lavoro per 24 ore il primo febbraio. Per le 10 è convocata anche una manifestazione nel piazzale davanti all’ospedale.
«Non posso che esprimere il mio pieno appoggio alle legittime motivazioni che hanno portato il coordinamento Nursing Up Sardegna a proclamare una giornata di sciopero», dice il presidente nazionale del sindacato, Antonio de Palma, che aggiunge: «Siamo di fronte a disagi, disorganizzazione e iniquità, per i nostri professionisti che sono, da tempo, davanti agli occhi della collettività e della politica regionale: si tratta di fatti che superano gli ambiti territoriali della Sardegna, e che denunciamo ormai quotidianamente, su tutto il territorio nazionale».
La ragione principale, che porterà gli infermieri e le ostetriche a incrociare le braccia «è la gravissima carenza di operatori socio sanitari nei turni diurni, e la totale assenza in quelli notturni, per entrambi i presidi sanitari, del Brotzu e del Businco».
Questa realtà, se da un lato genera un costante e strutturale demansionamento, «in quanto costringe i nostri professionisti ad assumere a proprio carico compiti che nulla hanno a che fare con il proprio profilo professionale», dall'altro «li obbliga gioco forza a superare, con carichi di lavoro esasperanti, i limiti dell'umana tolleranza, con grave rischio per il loro prioritario mandato, e quindi per l'assistenza ai cittadini».
(Unioneonline/E.Fr.)