“Il fatto non sussiste”. I giudici della Prima sezione del Tribunale di Cagliari hanno assolto - con la formula più ampia - tutti gli imputati finiti a giudizio al termine dell’inchiesta della Procura sui locali presi in affitto da Sardegna IT, società in house della Regione.
Dopo brevi repliche del pubblico ministero Gaetano Porcu, che aveva sollecitato nove condanne tra i 4 mesi e un anno di reclusione, e dei difensori, il collegio presieduto da Tiziana Marogna si è ritirato in camera di consiglio per la sentenza che ha fatto cadere le accuse, mosse a vario titolo, di turbata libertà degli incanti e abuso d’ufficio per il bando legato alla locazione dei locali che ospitano la società specializzata in tecnologia e innovazione.
Assolti, dunque, sia l’imprenditore Sergio Zuncheddu (editore del gruppo L'Unione Sarda), i cui locali erano poi stati scelti da Sardegna IT, sia l'ex assessore di Cagliari Giampaolo Marchi, allora presidente della commissione aggiudicatrice.

Imputazioni cadute anche per Alessio Cusenza (Ufficio gara della società in house), Bruno Bacchiddu (dirigente dell'Immobiliare Europea), Emilio Balletto (componente della commissione di valutazione), Carlo Ignazio Fantola (gruppo Unione Sarda), Marcello Barone (ex presidente di Sardegna IT), Franco Magi e Natale Ditel (all’epoca dei fatti amministratore unico e componente del Cda). 
Il Tribunale ha fatto cadere ogni accusa, accogliendo le tesi dei difensori: non era stata una gara, bensì una ricerca di mercato sfociata con la stipula dei contratti.

Francesco Pinna

© Riproduzione riservata