È una combinazione di ex, Bisoli e Larrivey, a negare al Cagliari la terza vittoria consecutiva. L'allenatore, in rossoblù sia in campo sia in panchina, per prima cosa ha un grosso rammarico per le condizioni del Sant'Elia che era la sua casa: «Un patimento vederlo in questo stato», ha detto sull'impianto fatiscente accanto alla Domus. Poi però passa al campo e a cosa ha provato tornando a Cagliari da ex: «Se ripenso a quel periodo da allenatore a Cagliari voglio cancellarlo. Oggi sentivo delle emozioni dentro di me, sono stato anche calmo perché questo è un popolo che ho amato. Quando sono entrato in campo sentendo gli applausi sono tornato indietro di venticinque anni, poi però sono un avversario: molto probabilmente alcuni non capiscono l'atteggiamento, ma è il rispetto che porto quando vengo chiamato ad allenare. Sono fatto così, ho avuto la fortuna di vincere cinque campionati e ottenere due salvezze incredibili». Finale playoff Cagliari-Südtirol? Bisoli non si tira indietro: «Sì, ma come il secondo tempo».

L'avversario. Bisoli ammette come il Südtirol non abbia avuto un pomeriggio agevole: «Siamo stati in difficoltà. Abbiamo trovato un Cagliari fisico, ma nella sofferenza non abbiamo perso lucidità: sapevo che prima o poi qualche occasione sarebbe arrivata. Ne abbiamo avuto una con Rover a fine primo tempo e una a De Col a inizio ripresa. Poi gli episodi: al Cagliari annullato un gol per un centimetro e a noi rigore per fallo di mano. Questo è un punto importante, ci farà capire quando saremo ai playoff di dover giocare queste partite. Ci sono dei valori umani straordinari e delle qualità tecniche in questa squadra. Abbiamo fatto dodici risultati utili di fila all'andata e dodici al ritorno: non è un caso».

La ripresa. Bisoli analizza cosa non è andato per il verso giusto al Cagliari: «In Serie B se non fai il 2-0 prima o poi qualcosa concedi, vuoi per la bravura degli avversari o altro. A livello di gioco meritava forse il Cagliari, per come ho visto la squadra il risultato di 1-1 ci può stare. Ma se il Cagliari gioca così sarà un avversario ostico ai playoff, Ranieri non c'entra niente con questa categoria». Sull'ex Larrivey solo elogi: «Un campione, un numero uno. Ci ha dato grande voglia, l'anno scorso per me è stato determinante per la salvezza del Cosenza con otto gol più due ai playout. È un campione a livello morale, poi gioca cinque o dieci minuti ma dà il massimo».

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