È sempre una soglia minima da raggiungere a innescare la miccia quando si parla di sanità.

La polemica questa volta esplode all'interno del Pd nei confronti di una delibera della Giunta: il consigliere regionale, Lorenzo Cozzolino, critica l'imposizione del limite minimo, di 200 mila prelievi all'anno, per il rinnovo della convenzione ai laboratori di analisi privati accreditati.

Numeri che fanno parte di un accordo tra Stato e Regioni del 2012, ma che stridono con il territorio isolano, molto esteso e poco abitato.

Condizione che rappresenta l'ostacolo maggiore nell'applicazione della nuova rete ospedaliera.

Per Cozzolino, la delibera, proposta dall'assessore, Luigi Arru, "contiene molti aspetti critici che non si adattano alla nostra specifica realtà territoriale".

Attualmente sono 53 i laboratori accreditati in tutta la Regione che, secondo i dati del 2015, "hanno raggiunto mediamente 55 mila prelievi per ciascuna struttura".

Questo significa che i 200 mila prelievi all'anno rappresentano un obiettivo quasi impossibile da raggiungere, con conseguenze soprattutto sui servizi.
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