La Sardegna ha avvicinato ma non ha centrato in pieno il target sulle vaccinazioni fissato dal commissrio Figliuolo er il 29 aprile.

L’Isola si è fermata a 10.479 somministrazioni nelle ultime 24 ore, avrebbe dovuto raggiungere quota 12.150.

Secondo il report del Governo la Sardegna ha ancora una scorta del 16% visto che la percentuale di inoculazioni è pari all'84%, cioè 497.133 dosi inoculate su 591.590 consegnate. E oggi arrivano anche 51mila dosi di AstraZeneca.

In sette giorni la capacità vaccinale si attesta su circa 70mila somministrazioni con una media di 10mila vaccini al giorno.

IL CASO DEI FRAGILI – Non si placano, intanto, le polemiche sulla vaccinazioni ai fragili. Complessivamente sono state somministrate sinora a questa categoria 64.372 dosi, ma cresce il malumore tra i cittadini che rientrano in questa fascia e i loro familiari.

Dopo l'annuncio di una possibile class action un altro Comitato fa sentire la propria voce sulle modalità di adesione "Dal 22 aprile - spiega il Comitato dei fragili - dopo numerosi solleciti e denunce, a noi cosiddetti fragili hanno concesso la possibilità di manifestare la nostra volontà all'adesione alla campagna di vaccinazione anti Covid-19, formalmente accettata con sms. Ad oggi siamo ancora in attesa di chiamata. Facciamo altresì presente che nessuno di noi si è permesso di rifiutare la somministrazione del vaccino".

Il riferimento è alle dichiarazioni del governatore Solinas che aveva illustrato in Consiglio regionale i numeri dei "rifiuti" al vaccino: 14.413 telefonate con 3.274 prenotazioni, come spiega l'Ats che evidenzia: "Solo poco più di 3000 hanno risposto alla chiamata, il che vale a dire che molti pazienti hanno rifiutato il vaccino".

"Nello specifico - fa sapere ancora Ats - su oltre 14 mila telefonate 3.274 pazienti hanno accettato la vaccinazione; per la restante parte, alcuni hanno rifutato di vaccinarsi, una parte ha chiesto di non fare il vaccino nell'immediato o necessita di un consulto con lo specialista di fiducia o ha richiesto il vaccino a domicilio. Sono ricompresi in questa restante quota anche i numeri errati, inesistenti o di persone che si sono spostate negli ultimi anni dall'Isola".

"Si tratta di un target difficile da raggiungere, che deve essere raggiunto con la collaborazione di tutti i medici di medicina generale, come avviene in tutte le altre Regioni - dichiara Massimo Temussi -. La comunicazione dei dati non voleva certo essere un atto di accusa a tutti coloro che, a vario titolo e ciascuno secondo le proprie motivazioni, hanno rifiutato la vaccinazione; piuttosto una dichiarazione che lascia intendere la necessità di una maggiore attenzione verso questi target e anche una ridefinizione del percorso per raggiungerli".

"Dispiace che, come già accaduto in passato, qualcuno si lasci andare a strumentalizzazioni - aggiunge l'assessore della Sanità Mario Nieddu -. Il nostro obiettivo resta quello di vaccinare tutta la popolazione nel tempo più breve possibile. L'attenzione per i fragili è massima, raggiungeremo tutti con ogni mezzo. Questa è una battaglia che riguarda ogni cittadino della nostra Isola".

(Unioneonline/L)

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