Era affollata questa mattina la scalinata del palazzo di giustizia di Cagliari per la manifestazione indetta dal Partito Radicale per chiedere giustizia per Beniamino Zuncheddu che da 33 anni è detenuto in carcere, nonostante si proclami sempre innocente, per la strage di Cuili is Coccua a Sinnai.

I manifestanti hanno ribadito la richiesta che riparta il processo di revisione. Oltre all’avvocato Mauro Trogu, difensore di Zuncheddu, alla manifestazione hanno partecipato anche Irene Testa, garante regionale delle persone private della libertà personale, Maria Grazia Caligaris dell’associazione socialismo diritti e riforme e il sindaco di Burcei, Simone Monni.

«Quella di oggi è una testimonianza generazionale», ha ribadito il primo cittadino, «che vede assieme persone che hanno vissuto la triste vicenda in cui è stato coinvolto Beniamino con quelli che poi l’hanno sentita come se fosse la triste leggenda di una persona che sta pagando le colpe di qualcun altro. Ormai il nome di Beniamino è diventato un simbolo e i simboli sono in grado di riunire le persone».

Nel frattempo si sarebbe dovuta celebrare l’udienza per la libertà condizionale del detenuto di Burcei, ma è stata rinviata a novembre. «Sono ottimista»,  ha poi ribadito il cantante Piero Marras che ha partecipato al sit-in, «mi aspetto da Roma un segnale importante e positivo». 

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