«La mia auto sequestrata due giorni per un divieto di sosta a Cagliari: spese, disagi e tanta umiliazione»
L’auto portata via dal carro attrezzi sabato sera e restituita lunedì alle 10 «perché la domenica non lavorano e oggi è San Saturnino»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Mi hanno sequestrato la macchina per due giorni, senza la possibilità di ritirarla pur pagando ogni cosa. Un’umiliazione che davvero non auguro a nessuno, mi sembra un incubo. Che mi è costato quasi 250 euro». È la denuncia di Andrea Zuddas, 47enne residente a Uta che sabato pomeriggio ha parcheggiato l’auto in divieto di sosta nel largo Carlo Felice, a Cagliari. Al suo ritorno, il veicolo non c’era più. «E va bene, perché se sbaglio mi assumo ogni responsabilità. Erano circa le 20.30, così sono andato in taxi al deposito di viale Monastir per rimediare al danno. Ma nulla da fare: cancelli sbarrati. Gli orari di apertura sono dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20. Così ho capito che la mia auto sarebbe rimasta lì anche domenica», spiega Zuddas.
Ma da recuperare nell’abitacolo, tra le tante cose, c’erano anche le chiavi di casa «e non potevo lasciarle lì. Oltretutto ho degli animali che mi aspettavano, quindi dovevo trovare una soluzione», continua l’uomo che, preso dalla disperazione – dopo aver cercato invano un numero da contattare – ha chiamato la Polizia Locale. «1 ora di attesa, poi mi hanno dato l’ok per prendere le mie cose e sono tornato a Uta, in taxi».
Ma oltre il danno, arriva anche la beffa. «Stamattina sono andato a ritirare il mezzo ma al mio arrivo ho appreso che – essendo un festivo – avrebbero aperto due ore dopo. Lì fuori c’era una fila interminabile di persone nella mia stessa situazione. Non sono potuto andare al lavoro, è stato umiliante ed è inammissibile». Il costo di questa odissea? «Tra una cosa e l’altra, contando anche i due giorni di custodia del mezzo, il totale è stato di 149,83 euro. Ai quali si aggiungono quelli spesi per i trasporti “tampone” del weekend».
Zuddas parla di una «vergogna autorizzata»: «Domenica non lavorano. Quindi non solo rimango a piedi, senza un bene di prima necessità, ma mi chiedono di pagare anche la custodia. Mi hanno sequestrato il veicolo per due giorni, e questo è successo a tantissimi come me. Non possiamo più fare finta di niente davanti a una situazione simile, servono soluzioni immediate».
(Unioneonline/v.f.)