La primavera è in arrivo e cresce la preoccupazione per la possibile nuova invasione di miliardi di cavallette, pronte a devastare colture e pascoli. 

In provincia di Oristano, il pericolo maggiore è per i territori di Sedilo, Sorradile Nughedu Santa Vittoria, i comuni inseriti dall'assessorato regionale all'Agricoltura nell'area dichiarata infestata. 

L'assessore Valeria Satta sta cercando di mettere mano ad una situazione che sino a oggi è risultata ingovernabile. Per martedì 14  febbraio, alle 11, presso la sala anfiteatro in Via Roma 253 a Cagliari, ci sarà un incontro con i sindaci dei 26 comuni sardi colpiti. Uno solo il punto all'ordine del giorno: presentazione delle azioni per il contrasto all’invasione di cavallette. Il fenomeno richiede provvedimenti veloci e mirati, la zona colpita conta ben 32.804 ettari, interamente nella Sardegna centrale. Di questi, 6.627 sono classificati “ad alto rischio”, mentre gli altri 26.177 sono “solo” a rischio. Intorno è stata delimitata un’area definita “cuscinetto” di 102 mila ettari.

In attesa di definire le misure di contrasto – prima che si schiudano le uova –, il servizio “Sostenibilità e Qualità delle Produzioni Agricole e Alimentare” della Regione, con un documento pubblicato lo scorso 9 febbraio, ha disegnato la mappa del territorio considerato in pericolo nel 2023. Le indicazioni sono arrivate dal dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari e dall’agenzia Laore, che hanno lavorato sul campo e individuato i parametri per le valutazioni. Il sindaco di Sedilo Salvatore Pes rappresenterà all'incontro con l'assessore Satta il centro dell'Oristanese con la più alta percentuale di ettari interessata dal fenomeno. «Come sindaci – afferma Pes – stiamo notando un maggior coinvolgimento da parte dell'assessore che anche in questa occasione ha raccolto il nostro invito per una convocazione. Arriviamo a questo incontro dopo un lungo periodo di concertazione con l'agenzia Laore  a cui la Regione ha dato la delega. Sono state prese importanti decisioni per intervenire. In primo luogo con i mezzi meccanici ma soprattutto con i droni che – con una deroga ministeriale – possono lavorare anche la notte e coprire un'area venti volte più grande, utilizzando prodotti fitosanitari biologici a basso  contenuto chimico per debellare le locuste».

«Altra richiesta che porteremo – aggiunge Pes – è quella che il presidente della Regione emetta una ordinanza anche per poter intervenire in maniera diretta nella cosiddetta fascia cuscinetto, dove potenzialmente esiste il rischio di proliferazione dell'insetto». Questo strumento consentirebbe di intervenire in maniera più  agevole senza che Laore debba chiedere permessi ai singoli  proprietari dei terreni con conseguenti ritardi. Il 23 febbraio si terrà  a Sedilo un incontro con gli operatori delle campagne al fine di definire, insieme all'agenzia Laore, gli interventi che coinvolgeranno anche la compagnia barracellare. Il terreno sarà diviso in maglie   da 50 ettari e in questo modo sarà più efficace la prevenzione.  

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