Intesa tra la Marina militare e l’Autorità di sistema portuale per la definizione delle aree del porto di Cagliari con una riorganizzazione degli spazi.

La Marina è pronta a riconsegnare all'Autorità di sistema portuale una porzione dello scalo che comprende la Banchina Garau (esclusa parte della radice che resterà vincolata ad esigenze di security del Comando Supporto Logistico), il Molo Capitaneria e tutta la Banchina Ichnusa. Sono oltre 4mila metri quadri di superficie scoperta, circa 9mila e 500 di specchi acquei e quasi 450 metri lineari di ormeggio.

L'AdSP, invece, consegnerà alla Marina militare delle aree portuali, con punti di ormeggio, nel lato Ovest e la testata del Molo Sabaudo, che saranno destinate a servizio delle unità navali assegnate alla sede di Cagliari. Gli spazi consegnati saranno pari a 21mila metri quadri di superficie scoperta, 19mila di specchi acquei, per un totale di 665 metri lineari di ormeggio.

Mentre questi passaggi diventeranno efficaci al termine dei lavori di realizzazione del nuovo Terminal Ro-Ro nell'Avamporto ovest del porto canale, con effetto immediato l'accordo prevede la restituzione all'AdSP del compendio della Marina nella zona di Su Siccu, in prossimità del parco dei Magazzini del Sale (cosiddetto Parco Nervi), e il contestuale trasferimento delle attrezzature del Comando Supporto Logistico in un capannone nel Molo Sabaudo attualmente occupato dai reperti archeologici subacquei della Soprintendenza i quali verranno, a loro volta, trasferiti nel fabbricato ex Guardia di Finanza a Su Siccu.

"Il protocollo d'intesa siglato recentemente - dice Massimo Deiana, presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna - completa l'iter amministrativo del complesso processo di ridefinizione degli spazi e delle funzioni del porto storico di Cagliari".

(Unioneonline/s.s.)

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