Innovazione tecnologica, a Cagliari il convegno “Reti ultraveloci, sfide e opportunità nella Regione Sardegna”
Il punto sulla situazione nell’Isola e le difficoltà da superareUn obiettivo necessario, quello dell’innovazione tecnologica e delle connessioni veloci, da raggiungere in tempi molto rapidi e in tutte le aree della Sardegna.
Stamattina, al Palazzo Civico di Cagliari, si è tenuto il convegno “Reti ultraveloci, sfide e opportunità nella Regione Sardegna”, dove - alla presenza di rappresentanti della politica regionale e degli stessi operatori della telecomunicazione - si è dibattuto sulla situazione nell’Isola e sulle difficoltà a tutti i livelli da dover colmare.
«Le telecomunicazioni rappresentano, soprattutto per la Sardegna, un’opportunità e una sfida: abbiamo un grosso ritardo di consapevolezza rispetto alle potenzialità tecnologiche che si possono offrire in quest’Isola», segnala il sottosegretario all’innovazione tecnologica Alessio Butti, che si è trattenuto diversi giorni nell’Isola per valutare la situazione. «Ho deciso di riconfigurare la strategia nazionale per la banda ultra larga, che abbiamo presentato ad aprile e che andremo a presentare nel prossimo comitato interministeriale. Redistribuiremo le risorse con la collaborazione degli operatori, delle istituzioni e del territorio, senza il cui sostegno questo Governo non va da nessuna parte. Il 5G in Sardegna c’è in qualche città, ma nelle zone interne e in alcune turistiche no. Serve un salto avanti, al fianco dei territori, e non c’è nessuna evidenza scientifica che il 5G sia nocivo».
Gli investimenti. Sulla banda ultra larga e le connessioni gli investimenti per la Sardegna sono attorno a 550 milioni di euro, all’interno di un progetto da 6,7 milioni con fondi del PNRR che prevede piani riguardanti la connettività nelle scuole, negli ospedali, nelle isole minori, negli edifici e lo sviluppo del 5G. «Cercheremo di investirli per donare alla Sardegna la connettività necessaria per ospitare il turismo e lanciare economia non strettamente legata a esso», aggiunge Butti. «Senza connessioni veloci non si riesce a fare alcuna transizione digitale, è un’esigenza sentita dalla Pubblica Amministrazione, dai cittadini e dalle imprese», il messaggio di Angelo Borrelli, capo del Dipartimento per la trasformazione digitale.