Infermieri sul piede di guerra all'Arnas Brotzu di Cagliari, dove oggi i professionisti sanitari del Nursing Up hanno incrociato le braccia per 24 ore e tenuto un presidio con cartelli e striscioni.

«Non è più possibile accettare l'idea che, dopo vent'anni dall'istituzione della figura dell'operatore socio-sanitario nell'Arnas Brotzu e nei presidi di San Michele e Businco, non ci sia un numero adeguato di questa figura di supporto importantissimo, sufficiente per essere presenti nei turni delle 24 ore» spiega Diego Murracino, segretario regionale del Nursing Up. «In quasi tutti i reparti – prosegue – nel turno notturno manca questa figura e quindi in qualche modo l'infermiere, che è un professionista laureato, cerca di sopperire ma distraendo tempo e attenzione alle proprie mansioni». Per il sindacato «tutto questo ormai è inaccettabile anche perché nel mercato del lavoro gli operatori socio-sanitari sono abbondanti: abbiamo tanti operatori socio-sanitari in Sardegna che sono disoccupati e qui si tratta solo di risparmiare soldi sulla pelle dei pazienti che non ricevono un'assistenza adeguata e contemporaneamente dequalificando professionisti sanitari laureati per svolgere delle mansioni improprie».

(Unioneonline)

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