Svolta nel terribile incidente di due giorni fa a Pirri: la conducente dell’auto che ha investito una infermiera di 43 anni, sulle strisce in via Santa Maria Chiara, si è costituita.

Stamattina insieme al suo legale si è presentata negli uffici della Polizia Locale che era risalita a lei grazie alle indagini. La donna, una tassista 34enne residente a Sinnai, verrà denunciata. È difesa dall’avvocato Carlo Monaldi. Eventuali misure cautelari potrebbero scattare se dovessero emergere altri elementi o se - la speranza è che questo ovviamente non avvenga - dovessero peggiorare le condizioni di salute della ferita, sempre ricoverata in gravi condizioni al Brotzu.
Gli agenti della Municipale si erano messi al lavoro da subito. Grazie ad alcuni pezzi d’auto rimasti sul luogo dell’incidente e ad alcune testimonianze avevano un’idea del modello della vettura pirata, oltre alle immagini delle telecamere. Importante anche la collaborazione con la Polizia Scientifica.

Si è così arrivati a una Fiat Panda, presa a noleggio. E alla fine si è risaliti alla donna. Che dopo una prima visita ieri sera, nella giornata di oggi ha deciso di presentarsi nel comando della Polizia Locale.

Ha spiegato di essere rientrata dal turno di lavoro e di aver lasciato il taxi nella sede per poi prendere l’auto: ha riferito di aver avuto un colpo di sonno e di non aver visto la donna. La Fiat Panda, ritrovata a Pirri, è stata sequestrata e su disposizione del pm Danilo Tronci sono stati disposti gli esami sul dna sul volante.
L’infermiera era stata investita in via Santa Maria Chiara (all’altezza dell’incrocio con via Calamattia), intorno alle 7 del mattino. La donna era uscita di casa, come ogni giorno, per entrare in turno all’ospedale. Poi lo schianto. È stata trovata a terra vicino alle strisce pedonali, e le sue condizioni sono apparse sin da subito disperate. I soccorsi probabilmente sono intervenuti in ritardo proprio perché la conducente dell’auto pirata non si è fermata e l’allarme è stato dato dopo da chi ha visto la donna a terra.

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