Negli ultimi otto mesi gli infortuni sul lavoro in Italia sono aumentati dell'1,3 per cento, arrivando a superare quota 421mila.

Un trend che riguarda anche gli incidenti mortali: 682 le vittime registrate quest'anno, 31 in più rispetto allo stesso periodo del 2016 (+4,8 per cento).

Sono i dati neri diffusi oggi in occasione del convegno nazionale dell'Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro), ospitata a Cagliari, presso il Conservatorio, cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Massimo Zedda e l'assessore regionale Virginia Mura.

"OCCORRE AGIRE" - Nell'occasione, commentando i dati dell'Inail, il presidente Anmil Franco Bettoni ha detto che "la preoccupazione per l'aumento infortunistico è dettata soprattutto dal fatto che a tale incremento ha contribuito soprattutto la carenza di sicurezza nei luoghi di lavoro più rischiosi".

Bettoni ha sottolineato anche che "è tempo di riflessioni e di confronti che devono dare seguito a provvedimenti stringenti".

"Per questo - la chiosa - la Giornata per le Vittime del Lavoro, che vede iniziative e incontri con autorità, istituzioni e parti sociali in tutte le città d'Italia, rappresenta un'importante occasione per riflettere e programmare le azioni più efficaci da intraprendere".

MATTARELLA - Un tema su cui è intervenuto oggi anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

"Le iniziative che oggi si svolgono in tutte le province italiane a partire da Cagliari - ha detto il Capo dello Stato - costituiscono un momento di importante riflessione sul dramma degli infortuni sul lavoro".

"Oggi - ha aggiunto - si dispone di tecniche e conoscenze avanzate: non è tollerabile che esse non siano poste al servizio della persona, per prevenire ogni forma di lesione o malattia, nonché riabilitare coloro che degli infortuni sono stati vittime".

Ancora, per il presidente "troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro vi siano ragazzi giovanissimi. Il lavoro irregolare deve essere contrastato in tutti i modi: la legislazione è puntuale, sta a tutti gli interlocutori attuarla e rispettarla".

(Redazione Online/l.f.)
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