In Italia restano ancora lontane lo soglie critiche (30% per le terapie intensive e 40% per le aree non critiche) fissate dale autorità sanitarie per tenere sotto controllo la “pressione” dei pazienti Covid sugli ospedali.

Secondo l’ultimo report di Agenas, infatti, è del 14% la percentuale di posti letto nelle terapie intensive degli ospedali italiani occupati da pazienti affetti da coronavirus (-1% rispetto al precedente aggiornamento). 

La percentuale di posti occupati in area non critica (anche in questo caso si registra un -1%) è invece del 13%.

Per quanto riguarda le diverse regioni, solo in Toscana si registra il valore più alto con il 24% di occupazione dei posti in terapia intensiva. Seguono Lombardia e Lazio con il 19%, la Liguria con il 17%, le Marche e la provincia autonoma di Trento con il 16%, Piemonte e Puglia al 15%.

Il dato più basso è stato rilevato nella provincia autonoma di Bolzano con il 4%, e tra le regioni il Friuli e il Veneto al 6%.

L'unica regione ad aver avuto l'aumento di un punto percentuale dei posti letto in area non critica è invece la Sardegna, che ieri è passata dal 10 all'11%. Tutte le altre regioni e le province autonome risultano stabili o in diminuzione.

(Unioneonline/l.f.)

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