Prosegue il calo della curva epidemiologica in Sardegna che resta stabilmente in zona bianca per la seconda settimana di fila. A confermarlo la bozza del consueto report Iss-Ministero della Salute per la cabina di regia che deve definire i colori delle regioni.

L'Isola, nel periodo considerato con dati relativi alla settimana 24 maggio -30 maggio 2021 mostra un indice di trasmissibilità R(t) pari a 0.55, il secondo più basso d'Italia dopo il Molise (0.45) che è la prima regione verde d'Europa (meno di 25 casi per 100mila abitanti) secondo la nuova mappa stilata da Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

E anche la Sardegna, ora, può aspirare a questo riconoscimento, visto che nella settimana presa in considerazione dal report nazionale i casi accertati sono stati 197 (-24,5% rispetto alla rilevazione precedente) e la prima paziale stima sui 100mila abitanti registra una forbice tra gli 11 e i 12 casi, con un calo dei focolai dell'84%.

Confermata la classificazione complessiva del rischio bassa e anche gli indici sotto soglia per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid nei reparti di medicina (8%) e terapia intensiva (6%). 

CHE COSA È LA ZONA VERDE UE – In Europa dal 13 ottobre 2020 sono in vigore delle fasce cromatiche relative alla diffusione del Covid-19 differenti da quelle italiane. Sono decise dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, e danno delle indicazioni riguardo i liberi spostamenti da e verso determinate aree dell’Unione europea.

LE FASCE – Le zone cromatiche Ue sono aggiornate ogni giovedì in base ai dati sulla diffusione del coronavirus nei Paesi membri dell’Ue e si basano su tre parametri: tasso di notifica, ovvero il numero di nuovi contagi da Covid segnalati ogni 100 mila abitanti a livello regionale nei 14 giorni precedenti; tasso di positività ai test, ovvero la percentuale di test positivi tra tutti quelli effettuati durante la settimana precedente; numero di test ogni 100 mila abitanti effettuati durante la settimana precedente.

CINQUE COLORI – Sono cinque le zone di colore in Europa, che identificano altrettante fasce di rischio, e nell’ordine sono: zona verde, con meno di 25 nuovi casi positivi ogni 100 mila abitanti nei 14 giorni precenti e il tasso di positività sotto il 4%; zona arancione, con meno di 50 nuovi casi positivi ogni 100 mila abitanti e il tasso di positività al 4% o superiore, oppure con un numero di nuovi positivi compreso tra i 25 e i 150 casi ogni 100 mila abitanti e il tasso di positività sotto il 4%; zona rossa, con un numero di nuovi positivi compreso tra i 50 e i 150 casi ogni 100 mila abitanti e il tasso di positività al 4% o superiore, o con un numero di di nuovi positivi compreso tra i 150 e i 500 casi ogni 100 mila abitanti; zona rosso scuro, con più di 500 casi ogni 100 mila abitanti; zona grigia, se i dati sono insufficienti o se il numero di test effettuati scende sotto 300 ogni 100 mila abitanti.

Al momento l’Islanda e Malta sono gli unici stati totalmente in verde. In verde anche la quasi totalità della Finlandia, due regioni della Polonia e due della Romania. 

(Unioneonline/v.l.)

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