In Sardegna ci sono ottomila beni su un mercato che per gli agenti immobiliari è come una prateria (quasi) inesplorata: quello delle aste. Indicazioni e coordinate per gli addetti ai lavori sono arrivate durante il seminario organizzato dalla Fimaa Sud Sardegna (Federazione italiana mediatori agenti d'affari di Confcommercio) che si è tenuto oggi nella sala Giorgio Pisano de L’Unione Sarda. Titolo: “La professione dell’agente immobiliare e la specializzazione in esecuzioni immobiliari e procedure concorsuali”.

L’obiettivo è quello di creare una nuova competenza professionale che porta vantaggi a chi è costretto a vendere in Tribunale a causa dei debiti, e può riuscire a ottenere, con certezza, un prezzo di vendita superiore a quello posto a base d’asta.  Ma anche a chi compra, che è garantito davanti alle possibili insidie nascoste negli atti di ogni edificio. E pure alla banca, che altrimenti rischia di tenere in pancia crediti erosi o inesigibili per la mancanza di offerte.

«Formatevi. Nel settore delle aste immobiliari c’è tanto da lavorare ma non spazio per l’improvvisazione»: questo uno dei messaggi lanciati da Mirko Frigerio, che ha tenuto banco con la sua lezione davanti a circa cento agenti immobiliari. Professore di Marketing e Big Data Analytics al Master Mba in business administration, è considerato il punto di riferimento nazionale nel settore, per aver sviluppato strategie alternative al solo recupero giudiziario: «In Sardegna, numeri ufficiali, ci sono circa 8mila immobili all’asta. Ma sono di più e cresceranno a causa della crisi», spiega, «il 70% è costituito da residenziale. Ma ci sono anche strutture ricettive e capannoni».

Settore delicato, quello delle compravendite in tribunale. Chi vende, è costretto a farlo: «E l’agente si può presentare chiedendo un mandato per far ottenere un prezzo superiore a quello a base d’asta, trattando anche con la banca per far estinguere il debito», sottolinea. Ma l’agente «può anche essere consulente di chi compra. Spesso il Tribunale tratta beni con abusi. Non mutuabili e non vendibili in quelle condizioni. Bisogna conoscere le carte e le norme».

«Ai nostri associati sono stati aperti gli occhi su un segmento di mercato che è oro», ha detto alla fine della giornata Marco Mainas, presidente della Fimaa Sud Sardegna. E per i circa 400 affiliati affiliati c’è anche un’altra opportunità. L’associazione ha stretto un accordo con il gruppo L’Unione Sarda e la sua concessionaria di pubblicità Pbm: con un inserto e pubblicazioni su tutti i media del gruppo, grazie a un pacchetto di comunicazione convenzionato, potranno promuovere tutte le loro attività.

(Unioneonline/E.Fr.)

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