Il sindaco di Cagliari si è detto contrario all'allargamento della Città metropolitana a 72 Comuni. Paolo Truzzu ha ribadito il suo parere davanti alla commissione Autonomia del Consiglio regionale, presieduta da Pierluigi Saiu.

"La mia posizione è istituzionale, e alla luce di questa preciso che l'assemblea dei sindaci della città metropolitana di Cagliari è contraria". Le ragioni, ha aggiunto, "risiedono non nell'egoismo ma soprattutto nella necessità di ragionare in ambiti omogenei su temi come i trasporti, i rifiuti, i servizi alla persona e l'istruzione".

Truzzu, consapevole del fatto che il testo che dovrebbe essere discusso dopo l'approvazione della Finanziaria e difficilmente sarà modificato, si aspetta che al sindaco metropolitano sia consentito di gestire la transizione da 17 a 72 Comuni. "Se la Riforma dovesse andare avanti così e giungere fino al commissariamento del sindaco della città metropolitana di Cagliari - ha chiarito - siamo pronti a difenderci in tutte le sedi".

Anche Confindustria Sardegna meridionale ha espresso la propria contrarietà all'ampliamento della Città metropolitana: "L'attuale configurazione rappresenta la soluzione più adeguata non per egoistico interesse territoriale ma per garantire la migliore gestione di una vera area metropolitana - si legge in una nota - un suo ampliamento indiscriminato, non dettato da reali ragioni di carattere economico e sociale, indebolirebbe le sue funzioni senza peraltro favorire lo sviluppo del restante territorio della regione, inducendo ulteriori sprechi di risorse e inefficienze a danno anche delle imprese, già impegnate ad affrontare una complessa crisi economica".

(Unioneonline/s.s.)
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