“Intitoliamo simbolicamente il nuovo stadio della città di Cagliari al grande Gigi Riva”. La proposta è del sindaco Paolo Truzzu: è stata riversata in una mozione, già sottoscritta da tutti i consiglieri comunali, che verrà votata martedì durante la riunione di palazzo Bacaredda. 

Il documento è pronto da dicembre. Ma c’era da attendere il parere del diretto interessato. E il bomber ha dato il suo via libera: «Gigi è contento, la famiglia approva», spiega il primo cittadino, che aggiunge: «Ovviamente è anche un modo per augurargli lunga vita. Ma doveroso: Gigi Riva è Cagliari, Cagliari è Gigi Riva». 

Lui stesso, si legge nel provvedimento che verrà approvato dal consiglio comunale, “si è sempre definito “un sardo nato in Lombardia”. In Sardegna cresce come uomo, identificandosi pienamente con il popolo, con i suoi

costumi e le sue tradizioni, diventando una vera e propria leggenda per la gente”. Anche grazie allo storico scudetto conquistato nel ‘70, che “rappresentò un traguardo storico e probabilmente non sarebbe stato

l’unico se Gigi Riva non fosse stato frenato dai gravi infortuni che lo portarono ad abbandonare il rettangolo di gioco”. 

Inoltre “ha scelto Cagliari come casa sua, mai più è andato via dall’isola, e anche quando era nel pieno del suo successo da calciatore ha scientemente rinunciato a ingaggi milionari”. E questa è storia. Di un uomo che è stato ed è  “amico dei pescatori, dei pastori, della gente comune, si è identificato totalmente nella Sardegna tanto da ritenersi, ormai, sardo a tutti gli effetti”. 

Gigi Riva, prosegue il testo della mozione,  “è l’esempio dell’eroe moderno, capace di rinunciare alle lusinghe del potere, del denaro e del facile successo. È stato uomo integro che ha rinunciato a ogni compromesso pur di seguire il suo sogno e quello di un popolo intero, rappresentando un concreto fattore di riscatto sociale dell’intera Sardegna e della sua Cagliari”. 

Per tutti questi motivi lo stadio che nascerà, ancor prima di sorgere, viene intitolato all’uomo che è già mito, per i sardi. E siccome si tratta di un impianto sportivo, non è applicabile la legge che vieta l’intitolazione di strade o piazze a persone che non siano morte da almeno 10 anni. 

Enrico Fresu 

© Riproduzione riservata