La Regione, oltre alla proroga dello stato di emergenza (QUI I DETTAGLI), ha dato anche il via libera alle prime misure contenute in un pacchetto chiamato "Antivirus per il Sistema Sardegna" in favore del mondo produttivo e dei lavoratori dell'Isola colpiti dalla situazione dettata dal covid-19.

La Giunta ha approvato "110,5 milioni di euro per contenere gli effetti della crisi, incrementando gli strumenti di credito, di garanzia e di sostegno a favore delle aziende sarde, per sostenere il lavoro, tutelare l'occupazione e mantenere in vita in nostro sistema produttivo".

"La Sardegna - spiega il presidente Solinas - deve resistere all'onda d'urto di questa emergenza ed essere pronta a ripartire più forte di prima".

"In questo momento in cui la nostra comunità vive uno stato di profonda incertezza della sua vita sociale, pubblica ed economica - aggiunge -, vogliamo dare il segnale concreto di un'istituzione che non si ferma e che è in prima linea accanto a chi non può sollevare una serranda, non può accendere i propri macchinari e guarda con preoccupazione al futuro. I provvedimenti sono contenuti in tre delibere approvate su proposta degli assessori della Programmazione Giuseppe Fasolino (92 milioni) e del Lavoro Alessandra Zedda (18,5 milioni)".

Attraverso l'impiego del fondo regionale "incrementiamo la garanzia per liquidità, nelle forme di garanzia fino all'80% del finanziamento. Inoltre, con la sospensione dell'analisi dei parametri da parte di Sfirs (si accettano quelli delle banche) viene semplificata la procedura di accesso".

E, ancora, "viene sospesa anche la procedura di rispetto dei parametri economico finanziari, dello scoring/rating di accesso e della dimostrazione delle potenzialità redditizie. Queste misure sono confermate anche per le imprese agricole, comprese quelle dedite all'acquacoltura, precedentemente escluse".

Un primo pacchetto per l'economia sarda, conferma l'assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino, "il settore alberghiero, il commercio, la ristorazione, gli artigiani gli imprenditori e tutto il nostro mondo produttivo rischiano di subire un colpo durissimo da questa situazione di emergenza. Una parte significativa del fondo gestito dalla Sfirs, pari a 20 milioni, sarà dedicata al settore turistico, le cui difficoltà oggettive rischiano di riverberarsi anche su altri settori, mentre altri 25 milioni saranno impiegati per le altre imprese".

Approvata anche una moratoria riferita ai finanziamenti alle imprese, con la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio lungo termine (mutui), e alle operazioni di leasing. Previste poi l'attivazione di strumenti di credito innovativi e alternativi al tradizionale canale bancario, e di forme ulteriori prestiti (di bassa intensità) e di anticipo fatture mediante l'utilizzo di piattaforme fintech.

Come opzione residua in fallimento di mercato, la Giunta ha deliberato, con una specifica dotazione finanziaria sino a 20 milioni euro, l'erogazione da parte dell'amministrazione regionale di finanziamenti a condizioni di mercato, da condividere prioritariamente "pari passu" con altri soggetti finanziari, mediante l'attivazione di interventi a breve e medio termine.

Sul fronte del lavoro e dell'occupazione, "vogliamo evitare che il virus metta in ginocchio tutta l'economia della nostra Isola - sottolinea Solinas - e dobbiamo perciò preservare tutte le potenzialità produttive del sistema Sardegna per essere pronti a ripartire quando l'emergenza sanitaria sarà superata".

"L'accesso al credito fino a 70mila euro a tasso zero è un reale ausilio che può contenere la grave crisi che affligge in questo momento le piccole aziende del settore turistico, ora maggiormente colpito, e il contributo di 500 euro per ogni dipendente per 4 mesi può consentire alle nostre imprese di mantenere il livello occupazionale e di salvaguardare le competenze professionali. L'altro provvedimento - ha puntualizzato Fasolino - è a favore dei lavoratori e delle lavoratrici licenziati durante l'emergenza del Covid-19 e che non hanno i requisiti per accedere alla Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego), intervenendo con un contributo fino a 1000 euro per 3 mesi".

Nei prossimi giorni verranno discusse ulteriori misure di sostegno che terranno conto della differenziazione dei settori.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata