Va sempre meglio in Sardegna. La curva epidemiologica è in continuo miglioramento, come certifica anche il consueto monitoraggio della Fondazione Gimbe.

Nella settimana 19-25 maggio nell’Isola si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti, che sono 818, e una riduzione del 42,1% dei nuovi contagi rispetto a quelli rilevati la settimana precedente.

Nettamente sotto soglia di saturazione i posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid, la cui pressione arriva al 13%, e in quelli in area medica la cui occupazione è al 10%. 

Capitolo vaccini: il 14,7% dei sardi ha completato il ciclo, cui va aggiunto un ulteriore 21,4% che ha ricevuto la prima dose.

La percentuale di over80 con ciclo completo è pari al 76,9% a cui occorre aggiungere un ulteriore 11,4% solo con prima dose – fa sapere ancora la Fondazione - mentre la percentuale di popolazione 70-79 con ciclo completo è pari al 21,4% a cui aggiungere un ulteriore 54,7% solo con prima dose.

Infine la percentuale di popolazione 60-69 anni con ciclo completo è pari al 15,2% a cui aggiungere un ulteriore 44,6% solo con prima dose.

IN ITALIA – E va benissimo anche in Italia, dove negli ultimi 50 giorni sono letteralmente crollati i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva di pazienti Covid. Dal picco del 6 aprile, infatti, i posti letto occupati in area medica sono scesi da 29.337 a 8.557 (-70,8%) e quelli nelle intensive sono passati da da 3.743 a 1.323 (-64,7%).

Questo "è merito dell'effetto delle coperture vaccinali nelle classi di età più avanzate, quella delle persone in isolamento domiciliare, in media più giovani, cala più lentamente", precisa Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione.

In particolare, confrontando i dati della settimana 19-25 maggio con quelli della precedente, si registra un'ulteriore diminuzione di nuovi casi (30.867 rispetto 43.795 pari a -29,5%) e decessi (1.004 vs 1.215 pari a -17,4%). In calo anche i ricoveri con sintomi (8.557 rispetto a 11.539, pari a -25,8%) e le terapie intensive (1.323 rispetto a 1.689, pari a -21,7%).

“Per la decima settimana consecutiva - prosegue Cartabellotta – continuano a scendere i nuovi casi settimanali, in parte per la ridotta circolazione del virus, come documenta la riduzione del

rapporto positivi rispetto ai casi testati, in parte per la crescente diminuzione dell'attività di testing".

Rispetto alla settimana precedente, infatti, si registra un calo del 12,2% di persone testate (-69.010) e del 24,9% rispetto a due settimane fa (-165.241).

Su tutto il territorio nazionale si confermano trend in riduzione e in 8 Regioni (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Sardegna, Umbria e Veneto) l'incidenza settimanale dei casi è inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti. 

“VACCINARE OVER 60” – Quanto ai vaccini, Gimbe lancia l’allarme sugli over 60: oltre 3,7 milioni non hanno ricevuto nemmeno una dose. Il 7,6% degli over 80 (336.061 persone); il 18,4% della fascia 70-79 (1.099.757 persone); il 31,3% nella fascia 60-69 (2.306.916 individui).

C’è invece un’impennata nella fascia d’età tra i 50 e i 59 anni: “Più in generale – commenta Nino Cartabellotta - alcune Regioni, piuttosto che utilizzare altre strategie per aumentare la copertura vaccinale degli over 60, stanno ampliando in maniera molto diversificata i target anagrafici con l'obiettivo primario di mantenere elevato il numero delle somministrazioni”.

(Unioneonline/L)

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