È in stato di fermo il figlio 16enne della coppia trovata morta in casa ieri a Pontelagorino, nel Ferrarese.

Il ragazzo è stato ascoltato per ore nella notte e alla fine gli inquirenti hanno deciso il provvedimento, che riguarda anche un suo amico.

Secondo il racconto del 16enne, quando è rincasato ieri, all'ora di pranzo, dopo aver dormito dall'amico e non essere andato a scuola, ha trovato in cucina il corpo della mamma, Nunzia Di Gianni, mentre quello del padre, Salvatore Vincelli, era in garage; entrambi avevano in testa un sacchetto di plastica e sono stati uccisi, in base ai primi rilievi, con violenti colpi alla testa (3 al padre e 6 alla madre), tali da fracassare il cranio.

Messi di fronte a una serie di contraddizioni, i due ragazzi sono però crollati e hanno fatto ritrovare l'arma del duplice omicidio, un'ascia, e i vestiti usati per il raid, ancora insanguinati.

In base alla ricostruzione, hanno aggredito la coppia, proprietaria di un ristorante a San Giuseppe e che ha un altro figlio più grande che vive a Torino, cominciando dal padre, poi hanno spostato i due cadaveri.

Quanto al movente, da quantro trapelato sembra che il delitto sia maturato dopo l'ennesimo rimprovero dei due coniugi al figlio per i brutti voti rimediati a scuola.

Il racconto della vicenda nelle parole di Bruno Cherchi, magistrato originario di Cagliari e ora procuratore capo di Ferrara:

Tra i due minori, dice Cherchi, c'era stato un accordo "per uccidere con l'uso di un'ascia", il che conferma l'ipotesi della premeditazione; inoltre il figlio dei ristoratori aveva promesso all'amico mille euro se lo avesse aiutato.

Non essendo riusciti a trasportare i due cadaveri per poi occultarli, il piano è stato cambiato e gli assassini hanno deciso di raccontare di aver trovato i coniugi già morti.

LE PAROLE DEI VICINI DI CASA - VIDEO:

Dal 1975 sono tantissimi i casi di figli che hanno ammazzato i genitori:

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