Vive su una sedia a rotelle: colpa della tetraparesi spastica. Ma alle preoccupazioni che gli ha riservato il destino è abituato: sono i problemi legati a meccanismi perversi e inspiegabili a fare più male.

Stefano non può uscire di casa perché è imprigionato nel suo appartamento al secondo piano di uno palazzoni più grandi di Sant'Elia.

Quelle scale che lo tengono isolato dal mondo sono il suo incubo: «Sono pure troppo buie». Non la malattia né i problemi di movimento: da due anni esatti il suo nemico è annidato in quelle rampe, colpa dei problemi condominiali che hanno portato alla disattivazione dell'ascensore.

Da allora Stefano Saba è tagliato fuori dal mondo, non è in grado di lasciare l'appartamento che sta diventando una prigione.
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