Uno dei musei dei quali si occuperà prestissimo, il Mudec, il Museo delle Culture a Milano, ha appena due anni di vita ed è nato tra gli scheletri dell'ex acciaieria Ansaldo.

Diventando un luogo di incontro, di idee, uno spazio di nuovo vivo in un paesaggio postindustriale. "Sono convinta che un museo oggi svolga un ruolo sociale molto importante. Deve essere un punto di riferimento scientifico e divulgativo, ma anche molto altro, come saper connettere il centro con la periferia".

È questa una delle bussole che Anna Maria Montaldo, appena nominata direttrice del Polo d'Arte moderna e contemporanea di Milano metterà in valigia, lasciando Cagliari, la città dove è nata 62 anni fa e dove ha diretto la rete dei musei civici.

Come è maturata questa decisione di guardare oltre Cagliari? "Ho partecipato al concorso del Comune di Milano per curiosità, ovviamente per interesse, ma senza patemi d'animo. I competitor erano tanti e di livello. È stata una bella sorpresa ricevere la comunicazione della mia vittoria, ma so bene di aver presentato un profilo competitivo e coerente con ciò che si chiedeva".

L'intervista completa alla neodirettrice oggi in edicola.
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