“È un momento difficile per la nostra università. Ma ne usciremo. Vogliamo che tutto riprenda e che non ci siano ulteriori disagi”. Il Rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola, questa mattina,  tre giorni dopo il crollo dell’edificio della facoltà di Lingue a Sa Duchessa, ha convocato un consiglio d’amministrazione straordinario dell’Ateneo, per fare il punto sulle iniziative adottate e quelle da intraprendere. 

La tragedia, per poche ore, non c’è stata. E il Magnifico – indagato con altri tre nell’ambito dell’inchiesta per disastro colposo – ha affrontato le questioni pratiche, illustrate poi anche in un video: le lezioni di Lingue riprenderanno “a distanza da lunedì 24 ottobre. Mentre dal 7 novembre contiamo di farle tornare in presenza negli spazi della clinica Aresu”. 

“Stiamo collaborando con gli inquirenti per capire cosa sia successo”, ha sottolineato il numero uno dell’Università cagliaritana.

Annunciato anche l’avvio di un servizio di assistenza psicologica per i ragazzi. Inoltre con i dirigenti dei vari corsi si studierà un modo per recuperare le lezioni perse.  

Mola appare sereno. Ed è sembrato tale anche a chi ha partecipato alla riunione del Cda. “Durante l’incontro il rettore ha spiegato che è in corso un monitoraggio su tutti gli edifici dell’Università”, spiega Elena Fontanarosa, che rappresenta gli studenti nel consiglio di amministrazione, “ci aspettiamo che i risultati arrivino entro la prossima convocazione insieme al senato accademico”. Prevista per il 27 ottobre. Quel giorno si dovrebbe conoscere lo stato di salute di un patrimonio immobiliare di migliaia di metri cubi, dove i cedimenti continuano. L’ultimo, questa mattina, negli spazi Ismoka dell’Erasmus, in via San Giorgio. 

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