Scricchiolii sinistri, forti rumori di cedimento nell’aula Vardabasso provenienti dagli infissi e dal soffitto: durante le lezioni di martedì, nell’edificio della facoltà di Lingue crollato di notte quando per fortuna non c’era più nessuno, in tanti hanno sentito questi segnali. Qualcosa di pericoloso nella palazzina, nel polo universitario di Sa Duchessa a Cagliari, stava per accadere già dalle 16,30: le conferme sono arrivate agli investigatori che stanno svolgendo le indagini coordinate dalla Procura di Cagliari per disastro colposo e crollo colposo di edificio.

LE TESTIMONIANZE – Alcuni studenti che hanno seguito le lezioni di Antropologia Culturale, alle 16,30, e Teoria e storia della Traduzione, dalle 18, sono stati già ascoltati dagli agenti della Squadra Mobile così come le insegnanti. Acquisiti anche foto di crepe e segni inquietanti presenti nell’aula, così come l’audio delle lezioni. Dopo uno dei rumori, una voce – quella della docente – si lascia sfuggire la frase “sempre che non cada niente”: un terribile presentimento che è poi diventato realtà verso le 21,30.

Insomma i segnali fanno pensare che sia stato un crollo annunciato: e pensare al bilancio tragico nel caso fosse avvenuto qualche ora prima, quando nell’aula c’erano più di cento studenti, fa venire i brividi. 

LE INDAGINI – Intanto le indagini vanno avanti anche per stabilire le cause del crollo. Al lavoro, sotto il coordinamento del procuratore capo Paolo De Angelis e del sostituto Giangiacomo Pilia, la Squadra Mobile di Cagliari (che ha messo sotto sequestro tutta l’area interessata dal crollo), i Vigili del fuoco, la Asl, lo Spresal e l’Ispra. E i poliziotti stanno acquisendo documentazione, planimetrie e carte relative ai lavori effettuati nell’edificio risalente agli anni Cinquanta e nella parte crollata, realizzata dieci anni dopo. Le ricerche vengono fatte negli uffici dell’Università, del Comune di Cagliari, del Genio Civile e negli enti dove ci sia traccia degli interventi svolti in particolare nell’Aula Vardabasso: nata come unico ambiente, successivamente ha ospitato più uffici amministrativi (creati con dei tramezzi), per poi recentemente diventare nuovamente un’aula spaziosa con l’abbattimento di questi tramezzi-pareti. 

FRANE E SMOTTAMENTI – Non si può nemmeno trascurare che la zona (quella di sa Duchessa, con la presenza di cavità carsiche, grotte e corsi d’acqua sotterranei) dove sorge il complesso della facoltà degli Studi Umanistici in passato sia stata interessata da frane e smottamenti: come quelli del 2008 in via Peschiera e quelli in piazza d’Armi. Anche su questo aspetto i tecnici svolgeranno tutte le verifiche del caso.

L’APPELLO – Gli investigatori fanno sapere che chiunque abbia immagini o video recenti delle due aule prima del crollo (magari con i segni delle crepe), può rivolgersi agli uffici della Questura. Così come chi dovesse aver notato o sentito qualcosa di strano nelle ultime ore di lezione prima della chiusura dell’edificio della facoltà potrà riferire tutto ai poliziotti della Mobile.

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