Ha criticato sui social il libro del generale Roberto Vannacci e ha ricevuto una lunga sequela di minacce, anche di morte. Vittima è il docente dell’Università di Cagliari Massimo Arcangeli, ordinario di Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche.

«Te ne devi andare dall'Italia, tu e tutti i depravati come te, prima che apriamo la caccia… Meglio che lo fai con le tue gambe da in piedi», è uno dei commenti più inquietanti apparsi sulla bacheca del prof.

Il rettore e il dg dell’Ateneo, Francesco Mola e Aldo Urru, hanno espresso «piena e incondizionata solidarietà al collega pesantemente minacciato nell’esercizio della libera espressione di pensiero e di parola.

«L'Università di Cagliari - si legge nel comunicato dell’Ateneo - è da sempre luogo inclusivo e mai divisivo di ideali, progetti, idee e opinioni, un luogo di confronto aperto e libero nel quale ognuno deve sentirsi al sicuro e protetto al di là dei propri orientamenti di tipo politico, religioso, culturale o di genere. Pertanto, non possiamo fare altro che condannare gesti o parole di tale viltà che hanno come unico obiettivo minare alla base la nostra istituzione e la società civile in cui operiamo».

Arcangeli, già primo firmatario di una petizione alla premier Meloni contro il libero dello scrittore-militare, ha annunciato di aver dato mandato al suo avvocato di denunciare il titolare del profilo “incriminato” alla Polizia, insieme a quelli di altri autori di commenti minacciosi.

«Seguiranno la stessa sorte nei prossimi giorni – spiega - tutti quelli che hanno provato a intimidirmi con le armi della diffamazione, della denigrazione e dell'offesa personale».

(Unioneonline/L)

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