È stata eseguita dalla Divisione Polizia Anticrimine di Cagliari una misura di prevenzione personale e patrimoniale nei confronti di un pregiudicato per reati in materia di stupefacenti adottata dal Tribunale di Cagliari, Sezione II Penale, presieduta da Maria Cristina Ornano, che ha condiviso la proposta del Questore di Cagliari.

Nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2019 il 50enne era stato arrestato con altre persone. In uso, nonostante egli fosse privo di fonti lecite di sostentamento, aveva un costoso veicolo, il pick-up Ford Ranger full optional, comprato nel dicembre 2018 per oltre 37mila euro e che risultava intestato a sua madre, una 70enne titolare di una modesta pensione.

L'uomo era ospite abituale di una donna e della sua famiglia in una villa del litorale quartese dove, nel corso di una perquisizione, erano stati ritrovati, oltre a varie quantità di marijuana e hashish nascoste negli ambienti, anche 56.700 euro in contanti confezionati sottovuoto e sotterrati nel giardino, somma di cui il 50enne non ha saputo giustificare la provenienza.

I successivi accertamenti svolti dalla Divisione Polizia Anticrimine hanno stabilito che il nucleo familiare dell'indagato non rispecchiasse affatto la situazione anagrafica formale, quindi le indagini patrimoniali hanno interessato la famiglia formale, quella di fatto e la famiglia d'origine.

Sul fronte bancario, sono emersi riscontri di continui e ingiustificati versamenti di contante, diverse migliaia di euro, dal 2018 al 2019, sul conto corrente della madre dell'arrestato fino alla data del blitz, poi ricominciati non appena l'uomo è stato scarcerato.

Il suo gruppo familiare disponeva di redditi leciti che consentivano il mantenimento del nucleo, ma non certo di comprare nel tempo diverse auto di pregio mettendole nella sua esclusiva disponibilità, né di finanziare la vita agiata che conduceva.

Secondo il Questore, il pick-up e il denaro nascosto risultano di valore sproporzionato rispetto ai redditi assai modesti del 50enne, dei suoi ascendenti e discendenti e delle persone con lui conviventi.

Inoltre è ampiamente dimostrato che abbia svolto in modo sistematico e continuativo, con un ruolo di primario rilievo nella malavita locale, attività di traffico di sostanze stupefacenti.

Quindi, il Tribunale, condividendo pienamente le risultanze investigative della Divisione Anticrimine, ha applicato la misura di prevenzione patrimoniale della confisca sui beni mobili tuttora in sequestro penale, e la sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 3 anni: in questo periodo l'uomo dovrà presentarsi quotidianamente alla P.S. e avrà il divieto di uscire di casa dalle 21 alle 7 del mattino.

Il Tribunale ha disposto infine che il destinatario dei provvedimenti versi presso la Cassa delle Ammende la somma di 5mila euro a titolo di cauzione.

(Unoneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata