Gli esperti del dipartimento di Medicina legale dell'Università di Cagliari, incaricati dalla Procura, hanno misurato altezze ed effettuato prove di caduta di alcuni pesi, segnando i risultati ottenuti a seconda delle varie altezze.

Non è ancora chiaro, infatti, da quale delle finestre della tromba delle scale del palazzo di via Binaghi sia caduto Mattia Ennas, il 19enne di Quartu trovato senza vita la mattina del 25 agosto scorso.

L'ipotesi iniziale del suicidio che aveva portato alla prima archiviazione è ora ancora quella più seguita dagli inquirenti, ma il pm Enrico Lussu ha deciso comunque di affidare ad un'autopsia il compito di svelare le cuase del decesso del giovane.

Oggi, dopo la riesumazione, lo staff guidato dal medico legale Roberto Demotnis ha completato il sopralluogo, durato alcune ore, nel palazzo della tragedia, poi gli esperti sono tornati al Policlinico universitario di Monserrato dove è stata effettuata una tac total-body sul corpo del giovane.

Nelle prossime ore l'équipe tornerà a riunirsi per completare l'autopsia.

La famiglia - attraverso l'avvocato Gianfranco Piscitelli - ha nominato come proprio esperto l'antropologa ed odontologa forense Chantal Milani, in passato capitano dei Ris dei carabinieri, che attraverso l'esame osseo delle lesioni potrebbe capire anche l'altezza da cui è caduto il 19enne.

Francesco Pinna

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