Coldiretti in piazza a Cagliari, e in contemporanea in diverse regioni della penisola, per manifestare contro il caro prezzi e la burocrazia “intollerabile”. Già dalle 9 centinaia di agricoltori provenienti da varie zone dell’Isola, insieme a numerosi sindaci con la fascia tricolore, si sono riuniti in piazza Trento per dar vita a un corteo che si fermerà in piazza del Carmine, davanti all’ufficio territoriale del governo.

La manifestazione di Coldiretti con la partecipazione anche di tanti sindaci (L'Unione Sarda)
La manifestazione di Coldiretti con la partecipazione anche di tanti sindaci (L'Unione Sarda)
La manifestazione di Coldiretti con la partecipazione anche di tanti sindaci (L'Unione Sarda)

Migliaia sono le aziende che vivono un grande disagio negli ultimi due anni caratterizzati dalla crisi legata al coronavirus alla quale si sono aggiunti problemi dati, spiega l’associazione, “dai cambiamenti climatici, dalla burocrazia, dalle filiere distolte”, oltre al “caro prezzi incontrollato che ha fatto lievitare i costi di produzione senza un conseguente aumento della remunerazione dei prodotti agli agricoltori, soprattutto per alcuni settori agricoli”.

Coldiretti non si limita a protestare, ma presenterà proposte concrete che verranno consegnate al prefetto di Cagliari, al presidente della Giunta regionale, al presidente del Consiglio regionale, a tutti gli assessori e a tutti i presidenti dei Gruppi consiliari.

Il governatore Christian Solinas ha già manifestato la vicinanza della Regione, affinché lo Stato ascolti l’appello di allevatori e agricoltori.

“L'aumento delle materie prime e dell'energia – spiega il presidente della Regione - ha fatto lievitare i costi di produzione delle aziende colpendo soprattutto alcuni settori, dal lattiero-caseario al suinicolo, che oggi sono allo stremo. Il nostro sistema agropastorale è una ricchezza produttiva e identitaria, un patrimonio di tutta l'Isola e va tutelato a ogni costo".

Negli ultimi anni, ha aggiunto il governatore, “la Regione non si è mai tirata indietro sostenendo senza soluzione di continuità tutto il comparto. Stiamo portando avanti quel processo di modernizzazione e di semplificazione che abbiamo avviato all'inizio della legislatura. Il passaggio di Argea al ruolo di organismo pagatore regionale ci ha consentito di recuperare terreno sul fronte dello smaltimento delle pratiche e dei pagamenti e ora serve un ulteriore sforzo per eliminare tutte le inutili lungaggini burocratiche, garantire liquidità alle aziende e accorciare i tempi dell'erogazione dei pagamenti a tutto vantaggio degli agricoltori sardi che in questi ultimi anni hanno dovuto difendersi dagli effetti devastanti della pandemia".

(Unioneonline/s.s.)

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