Si è costituito nella notte ed è stato accompagnato nel carcere di Uta Efisio Boi, il cinquantasettenne che ieri pomeriggio ha accoltellato un ventisettenne in via Meilogu, a Cagliari.

Agli agenti ha raccontato di aver usato il coltellino per difendersi dai vandali che sistematicamente facevano chiasso davanti a casa sua e che lo hanno esasperato.

L'ultimo affronto - ha riferito in questura - era stato ieri mattina quando un vetro della sua abitazione in piazza Valsassina è stato mandato in frantumi con una pietra.

A quel punto - ha raccontato - è uscito fuori ed ha discusso con un gruppo di persone che avrebbero cercato di aggredirlo. Lui a quel punto ha accoltellato con due fendenti Alexandro Masala, 27 anni di San Michele.

Il giovane è stato trasportato al Santissima Trinità dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Nella notte le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate e si è temuto per la sua vita: uno dei fendenti, infatti, gli ha perforato un polmone.

Al momento le sue condizioni sono stazionarie ma la prognosi resta riservata.

L'accoltellatore ieri non era stato trovato in casa. Braccato dagli agenti della Squadra mobile, aveva fatto sapere di volersi consegnare in Questura: lo ha fatto nella notte assieme ai suoi avvocati, Carlo Demurtas e Carlo Pistincu. E' accusato di tentato omicidio.

Alexandro Masala è vivo per miracolo. «Aiutatemi sto per morire», avrebbe detto (così hanno riferito alcuni testimoni che hanno sentito i lamenti del giovane) prima di essere fatto salire sull'auto di alcuni amici per la corsa al vicino ospedale di via Is Mirrionis.
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