La rivoluzione è partita da meno di 24 ore ma provoca già polemiche e divisioni.

Quelle tra i tassisti aderenti al consorzio ItTaxi che hanno sottoscritto una partnership che permette alle auto bianche l'ingresso nel mondo delle app del trasporto attraverso Uber, e gli altri fedeli alla linea del "no" al colosso californiano accusato di fagocitare la categoria dentro i meccanismi del mercato deregolamentarizzato. Tassisti che si dicono pronti a scendere in piazza.

Dopo Roma, Milano, Napoli e Palermo, Uber approda a Cagliari con Radio Taxi Rossoblu (ma anche Quartu con Consorzio Taxiamico e Olbia con S.T.L Taxi). Da ieri cittadini e turisti, infatti, possono prenotare una corsa con i taxi dei Radiotaxi elencati dalla app Uber: in pratica, i tassisti che aderiscono potranno ricevere ed effettuare corse richieste dagli utenti dell'applicazione.

«Radiotaxi Cagliari Rossoblù, nel prosieguo del suo cammino all'insegna dello sviluppo tecnologico, grazie alla piattaforma nazionale di ItTaxi potrà consentire ai clienti Uber di raggiungere con facilità le varie destinazioni», spiega Fernando Caria, presidente di Radiotaxi Cagliari Rossoblù.

«Siamo molto preoccupati, la gran parte della nostra categoria è contraria a questa partnership che permette a Uber di entrare in Sardegna», dice invece Giovanni Frongia, presidente Casartigiani, uno dei sindacati di taxi di maggior rilievo nell'Isola.

Mauro Madeddu

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