Il fronte mare di Cagliari potrebbe presto cambiare volto, con un grande parco urbano capace di ospitare concerti ed eventi fino a 30.000 persone nelle aree dei moli Sabaudo e Rinascita. Il Consiglio comunale di Cagliari ha espresso parere favorevole, ma condizionato, sul Documento di programmazione strategica di sistema (Dpss) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Si tratta del principale strumento di pianificazione per il futuro dei porti sardi, che definisce funzioni, collegamenti e vocazioni delle aree portuali.

La proposta di deliberazione n. 158 del 5 settembre 2025 è all’ordine del giorno del consiglio comunale, che ha accolto la pianificazione dell’Authority, ma non  in modo incondizionato: sono state infatti formalizzate diverse richieste che interessano alcune zone sensibili del Comune, come Giorgino, l’ex centrale di Santa Gilla e i già citati moli Sabaudo e Rinascita. Secondo Palazzo Bacaredda, questi spazi potrebbero diventare nuovi luoghi a disposizione della città.

Uno dei passaggi più significativi riguarda le aree retrostanti i moli Sabaudo e Rinascita, destinate a liberarsi dai traffici marittimi entro il 2029. Qui il Comune, come si legge nel documento, vorrebbe «allestire un grande parco attrezzato in grado di ospitare attrezzature culturali e un'area per concerti/eventi per almeno 30.000 persone». All’ordine del giorno anche la zona di Bonaria e le aree comprese tra la darsena del canale di Terramaini e l'Ammiragliato della Marina Militare, classificate come «aree retroportuali». Secondo l’aula però questi spazi – dal Parco degli ex magazzini del Sale alla Pineta di Bonaria – sono già da anni funzioni di “interazione porto-città”, e dunque da completare e valorizzare. Tra gli obiettivi c’è quello di «realizzare le connessioni con l'ambito urbano retrostante, in particolare con l'area ex fieristica, con Piazzale Marco Polo e con Piazza Dei Centomila, evitando che le suddette aree restino isolate e chiuse». 

Tra le altre richieste anche quella di inserire Giorgino e il Villaggio dei Pescatori come aree di «interazione tra porto e città», con la previsione di un ponte ciclopedonale di collegamento, e la destinazione dell’ex centrale di Santa Gilla a parco ambientale e archeologico. L’elenco si conclude con la richiesta di confermare «per almeno 5 anni la permanenza del Liceo scientifico Alberti» nella sede attuale «tra la banchina portuale e viale Colombo», «nelle more della ricerca di una soluzione logistica definitiva».

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