Tutti concentrati su chi arriva (i migranti), pochi su chi invece parte: migranti in direzione contraria. Che la politica sia sempre in ritardo, rispetto alla vita reale, è un fatto. Lo dimostra un sondaggio del Corriere della Sera: agli italiani fanno più paura i "cervelli in fuga", quasi tutti giovani, che gli sbarchi di stranieri. Addirittura, nell'Ue siamo al terzo posto nella classifica dei popoli che chiedono misure per impedire ai connazionali di migrare.

In attesa che la questione finisca sull'agenda politica, ecco alcune storie cagliaritani che hanno chiesto "asilo lavorativo" all'estero o nel Nord Italia. Con una premessa: nessuno di loro tornerà.

LA BOCCONIANA - È andata a Milano quando aveva 18 anni, per laurearsi in Giurisprudenza alla Bocconi. Claudia Fresu ora ne ha 32, ha fatto l'Erasmus a Madrid e un master a San Francisco. Ha lasciato l'ufficio legale di una griffe di borsette ("Mi pagavano poco e lavoravo sempre") per trasferirsi in quello di una ditta di profumi. "A Cagliari non ho sbocchi professionali. Non sono all'estero solo perché ho studiato diritto italiano, altrimenti lo farei. Amo la mia città, ma mi ha cacciata".

Federico Corona
Federico Corona
Federico Corona

IL MICROBIOLOGO - Federico Corona ha 27 anni. Laurea a Cagliari, tirocinio Erasmus a Praga e ora dottorato a Newcastle, nel Regno Unito. "Non tornerò, sarà invece la mia ragazza a raggiungere me. Io tradisco l'Italia? Veramente, è l'Italia a tradire me, negandomi ogni prospettiva".

Eleonora Garau
Eleonora Garau
Eleonora Garau

LE DUE SORELLE - Parte una, l'altra segue. Eleonora Garau, 22 anni, studia Giurisprudenza a Cambridge (diritto britannico), grazie a una borsa di studio: "Già diversi avvocati mi hanno contattata per il tirocinio. Lavorerò, ben pagata, dal giorno dopo la laurea". Sua sorella Roberta Garau, che ha 25 anni, è in Scozia: dottoressa al Western General Hospital di Edimburgo. "Ho trovato lavoro subito: i posti da medico corrispondono a quelli dei laureati. Faccio ricerca e si fa carriera in base ai meriti, non agli 'accozzi': a Cagliari, e mi duole, potevo scordarmelo".

Francesca Pusceddu
Francesca Pusceddu
Francesca Pusceddu

LE ALTRE DUE SORELLE - "Mi sono diplomata in violino e canto al Conservatorio nel 2015, non c'erano concorsi per orchestre e cantanti. Allora sono venuta a Groningen, nei Paesi Bassi". Il soprano Francesca Pusceddu, 25 anni, si mantiene da sola. Ha seguito un corso di imprenditoria: "Siamo musicisti, dobbiamo creare il nostro lavoro: ci hanno insegnato a organizzare concerti, la tassazione, il diritto d'autore, cose pratiche. Un sogno. Mi manca solo la famiglia". Sua sorella Carlotta, 23 anni, è ad Amsterdam. Diplomata all'Alberghiero di Monserrato, vissuta in tante città europee, "lavoro al call-center di Booking.com. Pagata 2.700 euro al mese, trattata bene, ora avrò un avanzamento di carriera perché me lo merito: qui si promuove chi è capace".

Tiziana Cauli
Tiziana Cauli
Tiziana Cauli

LA GIORNALISTA - Tiziana Cauli collaborava "pagata a pezzo" con testate cittadine, poi a 23 anni dopo la laurea in Scienze politiche è partita. Ora ne ha 40 ed è corrispondente del canale in lingua spagnola di una rete televisiva cinese, a Bruxelles. Parla quattro lingue. In mezzo, esperienze lavorative in Sudafrica, Chad, Libano, Francia e Regno Unito, oltre che con Medici senza frontiere (imbarcata). «Siamo uno spreco. Se fossi presidente della Regione, la fuga dei cervelli sarebbe la mia priorità».

L'INGEGNERE - Laurea a Cagliari, Erasmus a Praga e master in ingegneria elettrica, Michele Sambiagio vive ad Aquisgrana, in Germania. "Qui nel Nordreno Vestfalia, il Pil è uguale a quello dell'Olanda. Studio in inglese, imparo il tedesco, lavoro per una multinazionale Usa del settore automobilistico. Frequento un'università prestigiosa spendendo 250 euro a semestre con trasporti gratuiti nel raggio di 200 chilometri. Sono felice, i miei amici a Cagliari no. Amo la mia città, verrò ogni anno".

LA PAESAGGISTA - Nata a Borore, laureata a Cagliari, Maria Antonietta Pani è un'architetto di trent'anni, "ma in realtà faccio la paesaggista. A Bordeaux lavoro ben pagata e con i contributi. In Sardegna la mia specializzazione sarebbe inutile, e poi nell'Isola i bandi si vincono col sistema del ribasso, quindi poi si deve lavorare quasi gratis. Qui guadagno e imparo. La politica deve porsi il problema di noi, giovani esiliati".

Non persi per sempre: li vedremo al Poetto, in costume da bagno. Solo d'estate.

Luigi Almiento

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