Cagliari, sit in contro contro la Rwm: «No all’autorizzazione ambientale per la fabbrica di bombe»
Secondo i promotori, l’azienda avrebbe «raddoppiato abusivamente i suoi impianti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un sit-in di protesta per dire no all’autorizzazione ambientale alla RWM. È quanto organizzato per martedì 16 settembre, alle ore 10, in viale Trento a Cagliari, di fronte alla sede della Giunta Regionale, dal Comitato sardo di solidarietà con la Palestina.
Al centro della contestazione c’è lo stabilimento della RWM Italia di Domusnovas-Iglesias, filiale della multinazionale tedesca Rheinmetall, attiva nella produzione di armamenti.
Secondo i promotori della mobilitazione, l’azienda avrebbe «raddoppiato abusivamente i suoi impianti» e da anni sarebbe in attesa di una Valutazione di Impatto Ambientale ex post per regolarizzare le strutture già realizzate.
Il Comitato sottolinea come, nel 2021, il Consiglio di Stato abbia annullato i permessi edilizi per gli ampliamenti, senza che tuttavia sia stato eseguito l’ordine di demolizione.
Gli attivisti contestano la possibilità che la Regione possa concedere oggi un parere favorevole, evidenziando la presenza di vincoli ambientali e il rischio idrogeologico delle aree interessate.
La protesta si inserisce nel più ampio dibattito sul ruolo dell’impianto sardo nella filiera bellica internazionale. Secondo il Comitato, infatti, la Rwm produce ordigni destinati a diversi teatri di guerra, dalle bombe aeree per l’Arabia Saudita ai proiettili di artiglieria per l’Ucraina, fino ai droni fabbricati su licenza israeliana.
Con slogan come «Nessuna autorizzazione a chi lucra sulla guerra» e «Non pieghiamoci alle esigenze del profitto», gli organizzatori chiedono alla Giunta regionale e alla presidente Alessandra Todde «una decisione coerente con le posizioni contrarie al riarmo e rispettosa delle normative ambientali e di sicurezza».