Momenti difficili da gestire quando ci si trova davanti a un uomo barricato in casa che minaccia di far saltare in aria tutto con il gas e, a pericolo rientrato, anche il gesto di acquistare del cibo e delle bevande per un uomo in enorme difficoltà. È accaduto al maresciallo Carmine Mobilia e al vice brigadiere Pierpaolo Ghiani, della stazione di Sant’Avendrace, intervenuti nel quartiere cagliaritano di San Michele qualche giorno fa per una situazione molto delicata: “Un uomo disperato perché senza viveri e senza acqua voleva farla finita. Abbiamo subito parlato con lui e con il dialogo abbiamo conquistato la sua fiducia”, racconta Mobilia.

I vigili del fuoco, con la loro strumentazione, hanno verificato che l’abitazione non fosse satura di gas mentre i militari proseguivano nel dialogo. “Ci sono voluti più di 40 minuti per convincerlo ad aprire. Abbiamo così evitato, sempre operando in massima sicurezza, un provvedimento come un tso riuscendo a gestire la situazione con un dialogo”, prosegue il maresciallo. Un intervento coordinato con la centrale operativa e con la collaborazione dei carabinieri del nucleo Radiomobile, il tutto sotto la supervisione del comandante della compagnia di Cagliari, Emanuele Macrì.

I due militari protagonisti, Mobilia e Ghiani, si sono poi “tolti” l’uniforme da carabinieri per indossare gli abiti del comune cittadino e di loro spontanea volontà hanno deciso di acquistare del cibo per quell’uomo, un 64enne con una pensione di invalidità misera, disperato: “Il collega Ghiani è andato a fare la spesa. Qualcosa per permettere a questa persona di trascorrere qualche giorno in maggiore serenità”.

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