Cagliari, si apre l’anno giudiziario. Cucca: «No a sterili strumentalizzazioni»
Prima della cerimonia nessuna stretta di mano fra la governatrice Todde, seduta in prima fila, e la presidente della Corte e del Collegio di garanzia che ne ha chiesto la decadenzaÈ iniziata la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario nel tribunale di Cagliari.
L’intervento di Gemma Cucca, presidente della Corte d’Appello di Cagliari, ma anche presidente del Collegio di garanzia elettorale che ha chiesto la decadenza di Alessandra Todde.
La presidente della Regione è seduta in prima fila. Prima della cerimonia non c’è stata alcuna stretta di mano.
«Il reciproco riconoscimento ed il rispetto dei differenti ruoli delle diverse istituzioni deve trovare applicazione anche per evitare inutili sterili strumentalizzazioni. Possono apparire principi assolutamente ovvi, ma nella realtà quotidiana anche l’ovvio può essere utile se non necessario». È uno dei passaggi più rilevanti nella relazione della presidente della Corte d’Appello Gemma Cucca. Che spiega: «Anche dinanzi alle difficoltà, non bisogna scordare - ma anzi voglio rimarcare - un termine che, nella sua semplicità, contiene comunque valori imprescindibili colmi di significati da concretizzare: indipendenza». Inoltre, «non si può intravedere alcuna necessità da parte nostra di difendere pubblicamente le decisioni assunte proprio in quanto noi magistrati non dobbiamo rispondere alle opinioni correnti, ma solo alla legge». Quindi, aggiunge, «alla nostra coscienza, nel rispetto delle regole, in ossequio al giuramento di fedeltà alla Costituzione, senza dover privilegiare alcuno e con la perfetta consapevolezza del quadro normativo specificamente rilevante e dei valori che dobbiamo bilanciare e che rendiamo noti con la motivazione dei provvedimenti con la quale solo si risponde anche agli attacchi derivanti da decisioni talvolta sgradite che potrebbero, oltretutto, essere semplicemente impugnate».
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