Cagliari, sequestrate oltre 71 tonnellate di pellet “egiziano”: pessima qualità e azoto oltre i limiti
Proseguono i controlli dei funzionari dell’Ufficio Dogane in tandem con la Guardia di Finanza. Denunciato il legale rappresentante della società importatricePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Quasi 4.800 sacchi di pellet da 15 kg ciascuno, per un peso complessivo di 71,5 tonnellate, sono stati sequestrati al Porto Canale di Cagliari dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Cagliari, in tandem con i militari della Guardia di Finanza.
Erano stivati all’interno di 5 container provenienti dall’Egitto, pronti per essere messi in vendita sul territorio nazionale.
Il sequestro è scattato perché – in seguito a controlli e analisi – il carico è risultato non conforme sia per quanto riguarda l’etichettatura commerciale A1 sia per il contenuto di ceneri e di azoto, superiori a quelli consentiti.
Non solo: l’etichettatura riportava indicazioni “mendaci”, spacciando materiale di bassa qualità per merce di qualità molto alta, con l’intento di ingannare i consumatori finali.
I funzionari delle Dogane e le Fiamme Gialle hanno fatto scattare anche provvedimenti a carico della ditta importatrice, con sedi a Milano e Selargius, il cui legale rappresentante è stato denunciato.
Il pellet sequestrato sarà distrutto nell’inceneritore.
Un altro ingente sequestro di pellet non a norma destinato al mercato italiano era stato effettuato dalla Finanza ai primi di ottobre, a bordo di una nave arrivata al Porto di Cagliari.
(Unioneonline/l.f.)