A separarli ci sono appena una decina di metri in linea d’aria: mentre Alessandra Zedda (centrodestra) arriva davanti al mercato di Is Bingias (prima era a Monreale per lanciare la candidatura di Francesco Ciaramella alla guida della Municipalità) Giuseppe Farris (CiviCA2024) è già lì dalla mattina con i banchetti per la raccolta firme di uno dei referendum con cui intende promuovere l’autonomia di Pirri (Comune a sé).

Accompagnati dai rispettivi candidati e donne e uomini dello staff, si incontrano pochi minuti dopo le 11. Un incrocio di sguardi, nessun cenno, e poi via. In una campagna elettorale finora molto soft, dove i candidati sindaco si affrontano soprattutto sui temi del programma (a parte qualche schermaglia nei giorni passati tra i due Zedda), è il “caso” a mettere per un istante un po’ di pepe.

A Pirri, sempre alle 11, arriva anche Massimo Zedda (centrosinistra), ma l’ex sindaco sceglie, dopo il Poetto (dove presenta la lista dei Progressisti), l’ex Vetreria per lanciare la candidatura di Maria Laura Manca alla guida della Municipalità.
È il segno che è su Pirri, 29mila abitanti, che i candidati sindaco di Cagliari si giocano un “pezzo” importante in vista delle comunali dell’8 e 9 giugno. Monreale, mercato rionale, viabilità, il cimitero, il problema degli allagamenti con le piogge: i temi sono tanti.

Ma è un sabato frenetico per tutti i candidati alla guida del capoluogo: nel pomeriggio, infatti, scendono in campo anche Emanuela Corda (Alternativa), alle 18 al Lazzaretto di Sant’Elia per presentare i candidati della lista che la sostiene, mentre Claudia Ortu (Cagliari Popolare) raduna i suoi (invito aperto alla cittadinanza) alla stessa ora nella sede della Casa del Popolo Rosa Luxemburg in via Argentiera 14 per un aperitivo di autofinanziamento della campagna elettorale.

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