C'è un impianto fognario che scarica a terra.

No, non è l'impianto di una casa di campagna, quel tubo che scarica il liquame è di un palazzo in pieno centro storico in piazza Yenne. A scoprirlo, quasi casualmente, è stato il parrucchiere Attilio Secchi che ha il salone proprio al pianterreno di quel palazzo.

Poco meno di un mese fa, il locale è stato invaso dai liquami. Lui è stato costretto a chiudere l'attività e chiamare gli operai per sistemare le tubazioni.

Sono stati proprio loro ad accorgersi del fatto che quel tubo terminava la sua corsa nel terreno, proprio davanti all'ingresso del salone. Secchi, a quel punto, si è dovuto rivolgere a un ingegnere che, a sua volta, ha contattato Abbanoa per sapere che cosa fare di quel tubo.

Nel tipico rimpallo burocratrico italiano, la situazione non si è sbloccata nonostante le insistenze del parrucchiere. Serve una richiesta di allaccio, fanno sapere dalla società idrica.

Ma intanto il salone resta chiuso e Secchi ormai da un mese non solo non lavora ma continua ad accumulare spese su spese.
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