Entro il primo giugno di quest'anno chiunque possieda un terreno, privato o pubblico, ha l'obbligo di fare manutenzione e pulire per prevenire lo scoppio di incendi. E le aree devono rimanere libere fino al 31 ottobre.

Lo prevede un’ordinanza firmata dalla commissaria straordinaria del Comune di Cagliari, Luisa Anna Marras. 

Fra le opere imposte rientrano lo sfalcio dell'erba, la potatura delle siepi, il taglio delle piante, di rami, di fieno, delle sterpaglie, della vegetazione incolta e lo sfalcio di tutta la vegetazione secca. Si deve provvedere anche al taglio di radici e di parti aree di piante, alla rimozione dello sfalcio, dei tagli e alla manutenzione e lo spurgo, con eventuali modifiche di sagomatura, di fossi, canali di scolo e cunette. Si può dare fuoco a stoppie, colture, pascoli nudi, cespugliati o alberati e terreni agricoli temporaneamente improduttivi solo dopo l'autorizzazione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

Le pulizie comprendono anche le aree coltivate presenti nelle proprietà private o pubbliche che stanno nei duecento metri dall’abitato. Sono inclusi i cantieri edili, i cantieri stradali e le strutture turistiche, artigianali e commerciali. Per chi non collabora è prevista una sanzione da un minimo di 50 a un massimo di 500 euro. 

Il Comune interverrà al posto degli inadempienti, ai quali, nel caso, verranno accollate le spese. 

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