Un milione e 700 mila euro di investimento, 365 giorni di lavori («Si prevede che si possano effettuare interamente nel corso del 2024») e numerose ipotesi di intervento, anche se la più quotata punta a ripristinare l’esistente, ma ripulito. Il Comune di Cagliari ha approvato il progetto esecutivo per i  «Lavori di riqualificazione e ripristino a seguito di atti vandalici e impermeabilizzazione della volta della cannoniera dello sperone della terrazza Umberto I del Bastione di Saint Remy». 

Il via libera è arrivato il 28 dicembre. Nella relazione tecnica si legge che l’obiettivo dell’intervento è «porre in essere tutte le necessarie azioni atte a ricondurre al decoro e alla sicurezza un luogo che può a buon titolo essere considerato un emblema della città di Cagliari». Peccato che si abbandonato al degrado: «Gli atti vandalici», si legge ancora, «sono soprattutto a carico delle panche perimetrali, dei rialzi dei parapetti ricoperti di graffiti, rotti, o mutilati di elementi essenziali (probabilmente considerati alla stregua di souvenir) e sono stati perpetrati malgrado l’amministrazione abbia messo in campo strumenti dissuasivi quali telecamere sensibili al movimento e servizi di sorveglianza continuativa». 

Il Bastione ha poi un altro problema: i suoi parapetti originari sono troppo bassi. «Alla luce della notevole estensione della terrazza non era possibile ipotizzare che gli affacci potessero essere normalmente custoditi da personale addetto alla dissuasione di comportamenti inappropriati restando in capo al Comune la responsabilità di tenere aperto al pubblico un luogo certamente pericoloso», è scritto nei documenti. Per questo sono state avanzate alcune soluzioni progettuali. 

L’intervento complessivo prevede: 

  •  il ripristino dei parapetti attuali, con  il rifacimento di tutte le parti danneggiate e/o mancanti e la pulizia di quelli esistenti», 
  • la pulizia delle murature, l’eliminazione delle infestazioni vegetali e la sigillatura dei giunti;
  • la pulizia della pavimentazione esistente, la sigillatura dei giunti, l’impermeabilizzazione delle parti
  • soprastanti la cannoniera dello Sperone ed il grottone con apposito trattamento impermeabilizzante superficiale, compresi i risvolti sulla muratura previa prova di tenuta;
  • la rimozione dell’ulivo cipressino più prossimo allo sperone;
  • la valutazione sul trattamento dell’aiuola che attualmente ospita la palma, a seguito di indagine sull’entità del vuoto sottostante tramite tecnologia Radar; per tale lavorazione successivamente valutata saranno stanziati euro 50.000,00
  • il rinverdimento delle aiuole con essenze arboree che non necessitino di innaffiamento e eccessiva manutenzione
  • il rifacimento delle panche e dei supporti delle panche con aggiunta si struttura in acciaio per aumentarne la resistenza;
  • la completa pulizia di tutte le superfici sporche e/o vandalizzate, comprese quelle degli arredi presenti;
  •  la completa pulizia delle caditoie e dei pozzetti esistenti;
  •  il ripristino delle pedate sbeccate e/o rotte dello scalone monumentale. 

Sui parapetti sono state avanzate alcune ipotesi. Si pensa anche a soluzioni alternative a quelle del ripristino del brutto plexiglass esistente. Le idee  sono nelle immagini che seguono.

Ipotesi per i parapetti del Bastione
Ipotesi per i parapetti del Bastione
Ipotesi per i parapetti del Bastione
Ipotesi per i parapetti del Bastione
Ipotesi per i parapetti del Bastione
Ipotesi per i parapetti del Bastione
Ipotesi per i parapetti del Bastione
Ipotesi per i parapetti del Bastione

Ipotesi per i parapetti del Bastione 

Ipotesi per i parapetti del Bastione
Ipotesi per i parapetti del Bastione

Ipotesi per i parapetti del Bastione 

Sembra essere scartata  quella di piazzare delle fioriere che non consentirebbero di avvicinarsi al parapetto. 

Mentre per le panche che corrono lungo tutta la piazza «si prevede di smontare integralmente quelle ancora in opera e provvedere alla pulizia di quelle recuperabili. Secondo le previsioni progettuali si realizzerà una panca tipo secondo un disegno perfettamente identico a quella originale da solidarizzare alle mensole in travertino che le sostengono. Le nuove lastre in marmo di Carrara dello spessore di 5 cm», è la rassicurazione, «saranno attraversate nella superficie inferiore da due scanalature inserite nello spessore, atte ad ospitare due piatti in acciaio inox. La lastra inoltre si appoggerà nel margine posteriore al un profilo ad L di sostegno con lo scopo di restituire alla lastra l’effetto di incastro. Gli elementi dell’armatura saranno resi solidali alla mensola di sostegno tramite un tassello chimico mentre l’accorpamento fra la lastra ed il profilo piatto inox si realizzerà tramite idoneo adesivo. La seduta così rinforzata sarà sottoposta a prova di carico a rottura per definirne sperimentalmente da resistenza».

(Unioneonline/E.Fr)

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