Nel quartiere il commento è lo stesso: «Era ora». Frequentato da centinaia di persone, tra cui turisti, il lungomare di Sant'Elia era deturpato dai rifiuti. Sono bastate due mattinate, ieri e oggi, per rimuoverne una gran parte. Il tratto che va dal Ponte Nervi fino al canaletto è stato ripulito grazie all'azione di una ventina di persone assunte dal Comune di Cagliari nell'ambito del progetto regionale Lavoras.

Ieri hanno rimosso gran parte degli ingombranti, compresi quelli presenti dentro i chioschi vandalizzati, mentre oggi hanno raccolto quelli più piccoli. Rimane da pulire il tratto adiacente il parco degli anelli, non lontano dai palazzoni: qui ci sono addirittura ciò che resta di barche ed elettrodomestici vari, ma il Comune sta cercando di capire come poter intervenire, essendo questa specifica area di proprietà del demanio regionale. Intanto, però, il grosso dei rifiuti è stato rimosso.

L'intervento di ieri e oggi si aggiunge a quello denominato “Pulizie urbane” svoltosi domenica nella spiaggia della diga, voluto dal Comune in collaborazione con l'associazione di volontarie e volontari "Rebel Terra" e, ancor prima, a dicembre, l'intervento di pulizia straordinaria pre-natalizia eseguito dagli operatori del servizio comunale igiene del suolo.

«Gli operai assunti da noi nell’ambito di Lavoras in questo caso svolgono un servizio di igiene urbana integrativo a quello della ditta in appalto», dice l’assessora all’Ambiente Luisa Giua Marassi, «questo progetto mira al reinserimento lavorativo di persone disoccupate. Sono molto motivati, lo fanno come se fosse una missione, alcuni sono proprio di Sant'Elia e vogliono tenere pulito il loro quartiere. La gente li ringrazia, è contenta. Questo intervento può essere un incentivo per stimolare il senso civico delle persone che vi abitano. Sant'Elia è molto grande, quindi si devono suddividere anche in altre zone, tra cui quella dei palazzoni, lì c'è tantissimo da raccogliere. Purtroppo, c'è un continuo abbandono di rifiuti soprattutto dopo lo svolgimento del mercato Cuore, perciò si farà di tutto per pulire costantemente». In contemporanea all'intervento degli operai di Lavoras c'è un team di sei persone, anche in questo caso alcune sono di Sant’Elia, che stanno svolgendo un tirocinio nell’ambito di "Custodi del Bello", progetto azionale promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e Caritas Italiana, attivo in 12 città italiane, rivolto a persone fragili, italiane e straniere, che grazie alla cura di aree pubbliche come parchi, giardini, strade e piazze vengono reinserite nella comunità e nel mondo del lavoro.Attualmente si stanno occupando di curare le aiuole di Sant'Elia e raccogliere eventuali rifiuti che dovessero trovare al loro interno.

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