Florio e Ninnos vincono la prima battaglia contro il Comune: i due locali di via San Domenico, a Cagliari, da oggi avrebbero dovuto togliere tutti i tavolini esterni a causa della sospensione per 30 giorni della concessione, decisa dopo un sopralluogo dei vigili urbani che risale ai primi di maggio. Ma il Tar, al quale si sono rivolti, ha sospeso l’efficacia della sanzione comminata dal servizio attività produttive di palazzo Bacaredda. 

Primo round aggiudicato agli imprenditori, che si sono rivolti ai legali Matilde Mura (Ninnos) e Aldo Luchi, Jacopo Fiori e Monica Murgia (Florio). 

La multa era scattata dopo i controlli messi a segno un venerdì sera di inizio maggio dalla polizia locale. All’esterno dei locali di Villanova non c’era il caos. Ma  anche fuori, oltre il perimetro della concessione, arrivava la musica emessa dagli altoparlanti all’interno. E tanto basta, a rigor di regolamento, per infliggere la punizione. Anche se non vengono superati i limiti del piano acustico. 

Un’aggravante, stando ai verbali, è che le porte fossero sempre aperte. 

I giudici del Tar hanno in entrambi i casi hanno emesso un decreto di sospensione del provvedimento: «Nel bilanciamento tra i diversi interessi coinvolti – quello del ricorrente a proseguire l’attività all’aperto (...) e quello, di carattere pubblico, diretto a garantire la vivibilità delle vie cittadine e delle abitazioni, valore potenzialmente messo in pericolo dall’accumulo di singole fonti di rumore, appare preferibile attribuire rilievo preminente, in via provvisoria, alla esigenza di evitare, allo stato, gravi effetti pregiudizievoli sul piano economico derivanti, al ricorrente, dalla esecuzione del provvedimento impugnato». Anche perché la stagione estiva è appena iniziata. 

La decisione nel merito è attesa per il 12 luglio. Per allora il Tar richiede «al Comune intimato, in persona del dirigente responsabile, una succinta e documentata nota di chiarimenti sulla vicenda».

(Unioneonline/E.Fr.) 

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